"Due chiacchiere con..." : "=tombombadil22=" alias Luca Montagnani (All. Sportiva Staggia)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Futs@l
00sabato 19 luglio 2008 20:28
nome: Luca
cognome:
Montagnani
nickname:
=tombombadil22=
provenienza geografica :
Poggibonsi (SI)
ruolo:
Allenatore
età:
26

Carriera FIGC : (indicare stagione per stagione, possibilmente con gol in campionato, insomma un excursus sulla tua carriera per conoscerti meglio)
2003/2004 Calcetto Poggibonsese U.21 e Serie C1
2004/2005 Calcetto Poggibonsese Serie B (6 presenze)
2005/2006 Calcetto Poggibonsese Serie B (14 presenze)
2006/2007 Inattivo (collaborazione A.S. Maltraverso)
2007/2008 Allenatore ACSD Staggia Serie D
 
Sport preferito (esclusi calcio a 5 e calcio):
sono un amante di tutti gli sport!
E’ il turno di “=tombobadil22= , ovvero il giovanissimo allenatore della Sportiva Staggia Luca Montagnani , unica squadra imbattuta dalla corazzata Fondiaria dominatrice del campionato di serie D, girone C.

1) Bene Luca, la stagione si è conclusa con il decimo posto, 37 punti conquistati (il triplo della scorsa stagione) ma soprattutto con la soddisfazione di aver imposto per ben due volte il pari alla squadra che ha vinto il campionato. Quale giudizio ti senti di dare sulla stagione appena passata della tua squadra e sui verdetti finali ?
Il giudizio è sicuramente positivo. L’obbiettivo che ci eravamo prefissati era quello di crescere, e ci siamo riusciti. Certo, guardando come è andata la stagione, qualche piccolo rimpianto c’è. Forse in alcune occasioni c’è mancato quel pizzico di esperienza e di cattiveria che fanno la differenza tra una buona squadra e una squadra vincente. Ma nel complesso siamo riusciti quasi sempre ad esprimere un buon gioco e a lottare punto su punto contro tutti gli avversari, e questo, oltre a renderci orgogliosi, mi fa ben sperare per il futuro. I 2 pareggi con la Fondiaria sono la conferma di quanto il gruppo sia valido e delle grandi qualità di cui è dotato. I verdetti del campionato sono stati tutto sommato giusti: la Fondiaria dell’amico Marcello ha strameritato di vincere il campionato per gioco e valori espressi sul campo. Il Colle ha dimostrato di essere la squadra più fredda e cinica nella lotta play-off, dopo un campionato condotto in modo lineare: merito anche dell’ottimo lavoro svolto da mister Giorli, tecnico di grande esperienza.Ci tengo a sottolineare una cosa: nessuna delle 2 promosse è riuscita a batterci quest’anno: oltre ai 2 pareggi con la Fondiaria, vantiamo un pari e una vittoria col Colle….
2) L'estate oltre a periodo di bilanci e prospettive, è anche il periodo del calciomercato. Uscite? Entrate? Se non puoi farci dei nomi dicci comunque se lo Staggia è attivo e in che modo…ma soprattutto, resterai sulla panchina staggese ??
Il nostro primo obbiettivo di mercato è quello di confermare la rosa dell’anno scorso, che tanto bene ha fatto nella stagione appena terminata. Stiamo comunque lavorando per rafforzare il gruppo con 2-3 innesti mirati, ma niente stravolgimenti: il gruppo ha dimostrato di possedere ottime potenzialità. Da registrare, sul fronte degli addii, la partenza di Verponziani per fine prestito; una partenza pesante, considerato quanto Federico è riuscito a fare nel corso della passata stagione, meritandosi il premio come miglior portiere della categoria agli ultimi All Stars Games.Per quanto riguarda il sottoscritto, nessun dubbio: nonostante abbia ricevuto varie offerte, la mia volontà è sempre stata quella di rimanere a Staggia. Credo nel gruppo, ho profonda stima della dirigenza, amo la realtà Staggese e il suo caloroso pubblico, e voglio fortemente portare avanti il progetto iniziato lo scorso anno.
3) Prima di cimentarti in questa avventura di allenatore hai fatto parte per diversi anni, come portiere, della rosa della Poggibonsese, in U21 prima e in prima squadra poi. Cosa ti ha fatto attaccare i guanti al chiodo per sederti in panchina?...Che differenze ci sono tra il Montagnani giocatore e il Montagnani allenatore ?....Qual è la frase che i tuoi giocatori ti sentono ripetere più spesso ?
Più che un motivo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un infortunio (l’ennesimo) occorso 2 anni orsono proprio sul campo di Staggia durante un torneo estivo. Uscendo in presa bassa, ho ricevuto un calcio in faccia, nessuna rottura ma 35 punti di sutura fra testa e mento. E’ stata l’ultimo episodio sfortunato in 4 anni di carriera calcettistica, quello che mi ha fatto capire che fosse arrivato il momento di smettere. Con dispiacere, perché dopo un duro percorso, ero arrivato alla mia prima stagione da titolare in serie B, al termine di 2 belle stagioni nelle quali avevo maturato una ventina di presenze in campionato. Differenza tra il Montagnani giocatore e quello allenatore? Molte. Da giocatore ero molto impulsivo, silenzioso, concentrato. Il ruolo di portiere è molto delicato e ognuno lo interpreta a suo modo, io lo vivevo come chiuso in una capsula, capace di buttarmi subito alle spalle gli errori e di non esaltarmi troppo per un miracolo. Da allenatore sono decisamente più vulcanico, quasi irrefrenabile, ma più lucido e freddo mentalmente. Forse in alcune occasioni parlo un po’ troppo: mi piace guidare i miei giocatori, far sentire loro la mia presenza in ogni momento della gara, ma capisco che, talvolta, può essere fastidioso.La frase che mi sentono dire più spesso? Bella domanda, ne dico talmente tante. Credo però che il richiamo all’attenzione e alla grinta sia la cosa che rammento più spesso: su questo proprio non transigo.
4) Il genio della lampada può esaudire un tuo desiderio, quale giocatore di C1, C2 o D porteresti nella tua formazione?..Quale è il giocatore secondo te più forte che hai mai visto calcare i campi da calcetto ? …E in questa stagione quali squadre/giocatori ti hanno impressionato maggiormente ?
Per quanto riguarda la mia formazione, sono contento così. Penso di avere già tra le mie fila giocatori che valgono molto più di quello che loro stessi pensano, e questo mi basta. E poi ho capito che, in certe occasioni, è bene accontentarsi. Al genio della lampada, probabilmente, chiederei un pizzico di fortuna in più. Perché, se quest’anno la metà dei pali e delle traverse che abbiamo preso fossero stati dei gol, avremmo sicuramente centrato la zona play-off.Di giocatori in gamba, in questi anni, ne ho incontrati molti. L’aver calcato i campi della serie B, sotto questo punto di vista, mi ha agevolato. Voglio evitare di citare stranieri o oriundi che tanto vanno di moda negli ultimi tempi. Voglio invece ricordare giocatori quali Farmeschi, Caroni, Fruzzetti, Giannattasio, Leone. Gente dotata di grande esperienza, grinta e di ottime qualità tecnico-tattiche. E che innalza il valore del movimento calcettistico toscano. In questa stagione, la squadra che mi ha impressionato di più è stata la Fondiaria, non per la condotta da schiacciasassi come penserebbero in molti, ma per la grande duttilità, per la facilità nel cambiare sistema di gioco e uomini in campo, per la precisione nella manovra, nelle ripartenze e nelle palle da fermo. Davvero da categoria superiore. Giocatori? A me è piaciuto moltissimo Frasi del LesMerengues, centrale difensivo bravissimo in entrambe le fasi di gioco. E una menzione anche per Chioccarelli del Colle, ha dei numeri da vero fuoriclasse.
5) Quale sarà secondo te una squadra sicura protagonista del prossimo campionato di serie D e perché?.. Quale credi che potrà essere il ruolo delle retrocesse ? …Avendo calcato in passato i campi della serie B come reputi il livello della serie D attuale ?
Difficile dire adesso quali saranno le squadre protagoniste del prossimo campionato, si sa poco dei movimenti di mercato e in molte occasioni non si conosce il reale valore dei nuovi arrivi. Da quello che ho potuto vedere in questi 2 anni, vedo ben messe le squadre del Valdarno (fra le quali inserisco la rientrante Fiorenza) e le solite 4-5 squadre del fiorentino che sono solite contendersi le posizioni che contano. Le retrocesse saranno sicuramente avversarie ostiche per tutti, soprattutto per la voglia di tornare al più presto in categoria più nobili.Rispetto a qualche anno fa, il livello della serie D mi sembra cresciuto, anche se risente ancora notevolmente dell’influenza negativa del calcio. Quante volte, nelle categorie minori, avete assistito a partite dove le squadre facevano di tutto fuorché giocare al calcetto, o capaci di ottenere risultati solo grazie alla bravura e all’estro dei singoli? Sinceramente, al sottoscritto, è capitato molto spesso. Questo, purtroppo, è un male che in Italia difficilmente sarà debellato. Il calcetto è vissuto come il fratello brutto del calcio, giocato nella maggior parte dei casi per ripiego; un movimento che parte con queste basi fa fatica a crescere. E’ vero, ci sono anche realtà che provano ad invertire la rotta, ma sono ancora poche e isolate. Ci vorrebbe un’inversione di rotta che parta dall’alto, ma per ora le decisioni prese e le vie seguite sono orientate verso tutt’altre direzioni. Un peccato, perché sono convinto che custodiamo un patrimonio che non viene valorizzato nella giusta maniera.
6) Come sei solito preparare le tue partite ?....Come vivi i minuti precedenti alla gara ?...E durante il match?
Preparare le partite è sempre una cosa difficile, perché in molte occasioni non conosci minimamente l’avversario che ti troverai davanti. Quello che sono solito fare è cercare di caricare al punto giusto la squadra, di fargli ripassare mentalmente e sul campo le cose da fare, di dare consigli sulle tattiche da utilizzare nel caso in cui si generino determinate situazioni. Ma ho notato che, al di la delle questioni tecnico-tattiche, è fondamentale mettere i ragazzi nelle giuste condizioni mentali per affrontare una partita. E posso assicuravi che non è una cosa affatto semplice.Vivo i momenti precedenti la gara come se dovessi entrare io in campo: sono nervoso, iperattivo, ma allo stesso tempo concentrato sull’obbiettivo da raggiungere. Peraltro ritengo fondamentale il pre-partita in quanto, osservando il riscaldamento dei giocatori, posso ricavarne preziosi spunti per la gara. Il mio atteggiamento durante la partita varia a seconda dei casi: passo dal tranquillo all’agitato in pochi secondi, mi approprio delle emozioni della gara facendomi trascinare. So che non è una cosa molto appropriata per un allenatore, ma la mia indole “sanguigna”, in certi casi, fa da padrone.
7) La tua squadra quest’anno era formata prevalentemente dai giovani ragazzi che facevano parte dell’under del Calcetto Poggibonsese, oltre a qualche altro ragazzo che ti sei portato dietro dalla tua ultima esperienza nel Maltraverso…..quali credi che siano le difficoltà maggiori nel reperire i giovani nel nostro sport ?... Ti senti di consigliare un giovane che sarà sicuro protagonista delle prossime stagioni o da "consiglio per gli acquisti" ?
Reperire giovani, in questo sport, è molto difficile. Proprio per il discorso che facevo prima: il calcetto non è ritenuto uno sport primario, ma un ripiego. I ragazzi preferiscono tentare prima la via del calcio e poi, se proprio la cosa non funziona, retrocedere sul calcetto. Questo porta il nostro sport ad avere un’età media abbastanza alta, e una cattiva specializzazione da parte dei giocatori, che apprendono i fondamentali tardi e con molti difetti. In qualche regione d’Italia, il calcetto ha messo radici anche nel settore giovanile: a distanza di anni, si cominciano a vedere i primi risultati. Da noi ancora questa cultura non ha attecchito. Speriamo che il futuro porti un vento nuovo, altrimenti il calcetto italiano rimarrà solo “terra di oriundi”.Da parte nostra, già dall’anno scorso, abbiamo inserito giovani nella rosa con l’intento di farli crescere e poterne usufruire fra qualche anno, a formazione effettuata. Visto che l’esperimento ha avuto successo, il prossimo anno ci presenteremo con una squadra nel campionato juniores. Un progetto ambizioso, di cui andiamo particolarmente orgogliosi: per una piccola società come la nostra, un vero e proprio vanto.
8) In virtù di un’eventuale campagna acquisti quali sono i criteri su cui ti basi per scegliere i giocatori ?....Mister Montagnani preferirebbe avere tra le proprie fila un campione affermato ed esperto anche se un po' in là con gli anni o una giovanissima promessa con ottimi mezzi ma ancora da svezzare riguardo al calcio a 5? Perché ?
A dire la verità, ancora non sono un esperto in materia, ho 2 soli anni di calcio mercato sulle spalle. Comunque, al di la del valore tecnico/tattico di un giocatore, do molta importanza al profilo caratteriale e di condotta di un giocatore. Preferisco avere un giocatore meno bravo ma capace di far gruppo, di lavorare duramente e di mettersi a completa disposizione della squadra rispetto ad un fuoriclasse impossibile da gestire.Prenderei più volentieri una giovane promessa: potrei insegnargli cose che ad un giocatore affermato non riuscirei sicuramente a trasmettere, e proverei maggiore soddisfazione nello svezzare un giovane, lasciandogli un’impronta profonda del mio lavoro e del mio stile. Dimostrazione che anche l’allenatore serve a qualcosa, talvolta.
9) Sei ufficialmente l’allenatore più giovane di tutto il panorama toscano (eccezion fatta per Luca Marrone allenatore dell’ASI Agliana che però essendo tesserato per il Toscana Prato non poteva andare in panchina)….cosa ti senti di dire ad un tuo coetaneo che decide di passare dall’altro lato della barricata ?...Consigli ?...Suggerimenti ?
Ci si lamenta tanto che l’Italia è un paese dove i compiti di responsabilità solo solitamente in mano a persone di una certa età. Io sto cercando di invertire questa rotta!Scherzi a parte, la giovane età è un’arma a doppio taglio: positiva per flessibilità mentale e attitudine all’apprendimento, negativa per esperienza maturata e capacità di imporre la propria leadership sul gruppo. Io mi ritengo fortunato perché fino ad ora l’età non ha influito troppo sul mio ruolo. Ma è necessario sottolineare che quello dell’allenatore è un compito davvero difficile. Bisogna essere insegnati preparati, fini psicologi e profondi conoscitori di se stessi. Sì, perché un allenatore che non conosce i punti deboli e i punti di forza di se stesso difficilmente potrà essere una guida carismatica per la propria squadra. Ai giovani do un solo consiglio: giocate finché potete! E se proprio volete seguire le mie orme, fatelo con la maggior convinzione e il maggior entusiasmo possibile: un allenatore capace di trasmettere queste sensazioni alla propria squadra riesce a superare al meglio anche i momenti più difficili.

10) Un saluto o un ringraziamento particolare a?
Un saluto particolare a tutte quelle persone che ho conosciuto quest’anno sui campi della Toscana, dimostrandomi quanto possa essere bello lo sport vissuto in maniera sana: su tutti, mister Marcello (ci vediamo al prossimo pareggio), Luca Marinari e Mister Dimitri.Un ringraziamento particolare va alla mia famiglia e alla mia ragazza, che mi sono stati vicini in questi anni, appoggiando tutte le mie scelte, gioendo per le mie vittorie e sostenendomi nei momenti difficili.E naturalmente, un ringraziamento ai miei collaboratori e ai miei giocatori: veri e propri lottatori dotati di grande carattere e gran cuore.

artifizio
00lunedì 21 luglio 2008 12:09
ciao
Ciao Luca. Ti auguro un buon campionato e spero di rivederti quanto prima, anche se di pareggi con te credo di averne già fatti abbastanza...... ahahahahah
Il prossimo anno credo che farai un'ottima stagione, il tuo lavoro è sermpre stato ottimale e si vede che anche te vieni dalla scuola Campofiloni, mentalità vincente e gioco di squadra, il gruppo prima di tutto.

a Presto Tommy.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com