ASD Sporting Donoratico - Hellas 7-6 (2-3 PT)

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HellaSmatto
00venerdì 13 marzo 2009 02:38
Stoica prestazione livornese che, però, viene vanificata nei cinque minuti finali: da 6-3 a 6-7... Rocambolesco!
Hellas: 1 Dello Iacono Emiliano, 5 Scaringi Emanuele, 6 Sangiorgio Emiliano, 7 Bonaretti Luca, 8 Voir Matteo, 9 Audiberti Andrea (C), 10 Vajani Alessio, 12 Banchini Samuel. Allenatore: Alati Dario.

Marcatori Hellas: (3) Sangiorgio, (1) Vajani, (1) Audiberti, (1) Scaringi.

Un'eroica armata rossoblu giunge nell'infuocato palazzetto di San Vincenzo, equipaggiata di tutte le buone intenzioni. Grinta, sacrificio e lucidità mettono subito sotto il Donoratico che, però, approfitta dei cinque folli minuti labronici per roviesciare il contenuto del match. Ma partiamo con la cronaca:
l'operaia formazione rossoblu va ad incontrare la capolista, ovvero lo Sporting Donoratico. Partita che, sin dal primo minuto, vede l'Hellas completamente immersa nella difesa della propria porta, mettendo in risalto le doti feline di Dello Iacono e quelle da gran capitano di Audiberti.
Gli uomini di Alati, completamente compressi nella propria area, giocano il primo scherzo ai castagnetani: su un rilancio di Puma Dello Iacono, il più lesto ad approfittarne è Sangiorgio che, con rapidità rettile, infila l'1-0 per gli ospiti.
Il primo acuto rossoblu galvanizza l'Hellas e mette sul "chi va là?" gli amaranto. Continuando a contenere le ondate castagnetane, l'Hellas approfitta ancora di un contropiede per raddoppiare: è ancora Sangiorgio, per il 2-0 provvisorio.
Il raddoppio, inaspettato, dei labronici, sveglia un pò la capolista che, poco dopo, può recriminare per un "gol fantasma" assai dubbio, con palla che sbatte sulla traversa e sorpassa (o no) la linea di porta. Ma la legge del gol è durissima: l'arbitro non convalida e, su capovolgimento di fronte, l'Hellas, addirittura, triplica con la firma personale di capitan Audiberti.
Tipicamente da Hellas, gli ultimi minuti del primo tempo sono al limite del pazzesco: il 3-1 viene subito con un contropiede elementare, mentre il 3-2 viene gentilmente offerto dalla ditta Sangiorgio&Bonaretti che, non capendosi, regalano l'assist da laterale.
Prima frazione di gara che, quindi, termina con un sorprendente vantaggio livornese.
La partenza castagnetana, tuttavia, è fulminea: corner battuto, batti e ribatti, e pareggio raggiunto: 3-3 e gran boato del palazzetto.
Ma è ancora l'Hellas a passare in vantaggio: solito Sangiorgio, stavolta su punizione ed è 4-3 per i rossoblu.
Continuando a soffrire e a stringere i denti (dovendo fare a meno anche dell'infortunato Audiberti), l'Hellas trova un incredibile 5-3, con un diagonale perfetto di Vajani (da notare che gli amaranto avevano sostituito il portiere). La serata livornese, addirittura, non finisce qui: Scaringi, dalla distanza, firma il surreale 6-3 che congela la tana castagnetana di San Vincenzo.
I rossoblu, a dieci minuti dal termine, reggono bene i colpi, con gli abili sotterfugi di Voir e la capacità di tener palla di un buon Sangiorgio. Ma, purtroppo, la follia "hellassiana" è tipica degli ultimi minuti: dal 27' al 31', black-out totale della difesa rossoblu, e amaranto (con portiere come giocatore di movimento) che mettono la freccia ed operano il sorpasso del 7-6 conclusivo, segnando 4 reti in 4 minuti, approfittando delle defaillance dei vari Voir, Bonaretti e, dopo una partita monumentale, anche di Dello Iacono.

Tremenda, amarissima, immeritata sconfitta in quel di San Vincenzo, al cospetto della capolista, per l'Hellas. Dopo 55' di sacrificio, sudore, sangue e denti stretti, senza mai esser stati in svantaggio, i labronici perdono la testa e concedono quattro reti, in altrettanti minuti, agli abili avversari, dotati di carattere e grinta. Occasione ghiotta, ghiottissima, dell'impresa che sfuma, così, nei minuti di recupero. Peccato, peccato davvero, anche in vista dei play-off e non solo per la bellissima prestazione giocata...

PAGELLE

Dello Iacono: 7.5. Monumentale, anche stasera, il Puma dell'Hellas. Disinnesca con perizia e coraggio tante, tantissime iniziative amaranto, senza ombra di paura alcuna. Inciampa, addirittura, sul parquet e si rialza illeso, pronto per l'ennesimo tiro. Purtroppo, nel finale, non può nulla sulla follia labronica. Statuario.

Scaringi: 7. E', probabilmente, la miglior prestazione dell'anno per l'instancabile Scaringi. Gioca una partita di sacrificio totale, difendendo e prendendo cannonate da ogni dove. Esce dalla mischia per segnare l'illusorio 6-3 labronico... Ma il sogno è sfumato. Cenerentola.

Sangiorgio: 7. Ottima performance anche dello Scavicchio. Allunga, dal 1' al 60', la formazione locale, disunendola e renendo quasi vano il pressing. Difende ogni pallone con il coltello tra i denti e firma l'ennesima, seppur inutile, tripletta. John Rambo.

Bonaretti: 6. Prestazione bigia del sempre buono Bonaretti. Probabilmente, i campi piccoli come questo e le partite difensive non fanno per lui: ce ne accorgiamo sugli errori cruciali nel primo e secondo tempo, ma, soprattutto, nei 5' di follia finali che costano i tre punto all'Hellas. Ammattito.

Voir: 6. Entra in scena nella ripresa, intimorito dal solito fastidio muscolare. Ma, una volta nella mischia, non c'è più fastidi di mezzo: è uno dei pochi che, sul parziale di 6-3 rossoblu, guadagna tempo furbescamente, inscenando teatrini con arbitro, avversari e compagni. Fatale il suo errore, sul 6-5. Arsenio Lupin.

Audiberti: 7+. Maestosa prestazione del capitano. Si sacrifica più di tutti in copertura e gestisce, con la solita lucidità disarmante, i momenti di disimpegno. La prima spia dell'imminente disastro, non a caso, si accende al momento del suo infortunio. Corona la sua splendida performance con la rete del 3-0 provvisorio. Capitan Coraggio.

Vajani: 6.5. Scarseggiano i palloni dalle sue parti, ma il Vaja si rende sempre pericoloso quando può. Mette la firma al 5-3 che spiana la strada verso i tre punti, ma assiste sconcertato ed inerme al finale folle dell'Hellas, in cui la strada dei tre punti viene, prima, sbarrata e, poi, deviata verso Donoratico dagli amaranto. Ausiliare del traffico.

Alati: 5. Poteva essere l'artefice di quest'impresa labronica, ma esce dal campo con un pugno di mosche e con tanta, tanta amarezza. Si gioca il match nel finale: quando i castagnetani hanno cominciato a spingere sull'acceleratore, infatti, è mancato l'apporto caratteriale del mister, completamente assente. Dalle stelle alle stalle.

Tifosi: 8. Meritano il voto più alto per lo spessore della delusione che i ragazzi hanno offerto. Con il cuore palpitante, seguono la squadra sino all'incubo degli ultimi minuti, da cui escono distrutti. In tre contro un palazzetto, non mancano mai di dare una voce... Titanici.
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