IGP Calcetto Club Pisa - Cascina Montecalvoli C5 1-2 (1-1 pt)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
HellaSmatto
00martedì 29 novembre 2011 06:03
La cronaca del derby del Pesenti: tanto agonismo, poche vere occasioni e una rete allo scadere. Quasi un film.
IGP Calcetto Club Pisa: 1 Amabile Carlo (GK), 2 Burchielli Fabio, 3 Birindelli Alessandro, 4 Gabbrielli Maurizio, 5 La Rocca Sergio, 7 Gjoka Florion, 8 Celandroni Claudio, 9 Giacomelli Andrea, 10 Birindelli Alessio (GK), 11 Franco Andrea, 12 Frassi Filippo (GK). Allenatore: Pannocchia Marco.

Cascina Montecalvoli C5: 1 Perretta Mario (GK), 3 Umalini Dario, 4 Deri Simone, 5 Pieri Marco, 6 Mulargia Antonio, 7 Brancati Giacomo, 8 Cipriani Gabriele, 9 Perretta Salvio, 10 Salvini Milko (C), 11 Vairo Claudio, 12 Salutini Giacomo (GK). Dirigenti accompagnatori: Niccoli Simone, Gambini Mirco.

Sequenza reti: 10’ Salvini (C), 12’ Gjoka (P), 60’ Pieri (C).

Miracolo al Pesenti: tre punti di cui esser PIERI. Non succedeva da ventuno partite. Il 24 Settembre 2010 fu l’ultimo venerdì di sconfitta al Pesenti, per l’IGP. L’Agliana batté di misura i rossocrociati e, da quel giorno, nessuno fu più in grado di ritrovare i tre punti tra queste mura. Ma, a distanza di un anno e più, è arrivata la vendicatrice: il Cascina Montecalvoli C5. Una rete di Salvini e una di Pieri per ricordare le sconfitte delle rispettive ex-squadre, ora unite in un’unica forza, negli ultimi play-off di C2. La vendetta servita fredda, un colpo grosso che, in un derby come questo, vale triplo. Bellissima gara, comunque; pochissime occasioni concesse, decisa allo scadere nel più banale dei modi, giocata al massimo dalle due squadre, con tantissimo agonismo ma, cosa fondamentale, sempre nel rispetto e nella correttezza dell’avversario. Un piacere, assistere a queste gare. Vediamo la cronaca dettagliata.

Sono i sigg. Stoppa (Grosseto) e Meucci (Pistoia) che, in un Pesenti gremito e pulsante, danno il via alla gara. I primi minuti, come succede in molte altre partite, sono di studio: il collaudato cinque pisano studia il nuovo avversario, quel mix interessante di due vecchie conoscenze. I primi accenni, comunque, sono di marca ospite: Mulargia e Salvini si dimostrano i più attivi, soprattutto il capitano, stasera, si dimostrerà in ottime condizioni. Al 9’, però, la prima, vera occasione del match è per l’IGP: La Rocca, servito da Gjoka, scaglia un diagonale che si spegne a lato, giusto di un soffio. L’occasione rossocrociata, però, serve praticamente da sveglia per il Cascina Montecalvoli: passa un minuto e Salvini, dopo aver soffiato la sfera a Gjoka, si accentra e scarica di potenza alle spalle di Amabile. 0-1.
I gialloblu vanno in vantaggio quasi inaspettatamente, accendendo una gara equilibratissima e vibrante come le corde di un violino. Il colpo psicologico viene sentito fortemente dai ragazzi di Pannocchia: dopo soli sessanta secondi, Amabile fa gli straordinari sulla punizione di seconda di Pieri, potente e precisa. L’IGP, però, non è certo una formazione che si dà per vinta: al 12’, vendicandosi della rete subita, Gjoka ruba la palla a Salvini e mette dentro con un destro bellissimo dal limite. 1-1.
Il pareggio riporta equilibrio in campo e l’aver subito una rete sembrerebbe mettere in guardia le due compagini, ora più accorte e meno propense all’azione offensiva. Sia IGP che Cascina Montecalvoli, infatti, tendono a non sbilanciarsi mai, trasformando un’accesa disputa in una lotta infinita in mezzo al campo. Gli ultimi segni di vita si vedono al 14’: Mario Perretta è eccezionale nella risposta, in uscita, su La Rocca, propiziato da Giacomelli, bravo nell’approfittare dell’errore marchiano di Deri. La prima frazione, paradossalmente, non mostrerà altro. Mentre il tecnico gialloblu Banchini, all’ultima giornata di squalifica, si sbraccia in tribuna, i suoi uomini sono bravi a non subire nessun pericolo ma, al contempo, non riusciranno a creare altro. L’unica cosa da annotare, al 21’, è l’ammonizione di Giacomelli, assai nervoso e per niente incisivo, stasera. Il primo tempo, quindi, termina sull’1-1.
L’incipit della ripresa è praticamente identico: nei primi sei minuti, vuoto pneumatico di occasioni e brividi. Poi arriva un’altra punizione di Pieri, ancora preda di un attentissimo Amabile, che migliora invecchiando come il buon vino. Al 7’, Salvini prova il remake del vantaggio, sottraendo ancora palla a Gjoka ma andando a sbattere, stavolta, sull’estremo crociato; la respinta di Amabile, tra l’altro, innesca il contropiede di La Rocca, bravo a calciare dalla distanza ma non troppo preciso. Il match, da qui in poi, finisce in “stand by”. Salvini e Perretta, per quanto testardi, non creano praticamente niente; sull’altra sponda, Giacomelli e La Rocca non fanno meglio dei “cugini”. Al quarto d’ora, si rivede qualcosa: Salvio Perretta, assistito da Mulargia sulla sinistra, ci prova da posizione defilata, ma Amabile è ancora impeccabile nell’uscita rapida sul pivot gialloblu. Altri cinque minuti di buio: al 20’, si registra un possibile infortunio di Pieri per uno scontro fortuito con Franco (si riprenderanno rapidamente entrambi, seppur il giocatore ospite rimanga dolorante). Dal 27’, proprio nel finalissimo, si ritorna all’erta: inizia Amabile, a farsi notare, mandando sopra la traversa la punizione di Brancati. Sull’azione del fallo, tra l’altro, era arrivato il cartellino giallo per Birindelli, già diffidato assieme all’altro ammonito, Giacomelli. Ma sono gli ultimi due minuti, prima del recupero, che decidono tutto: al 29’, Franco non riesce a convertire in rete, a un passo dalla porta, il passaggio illuminante di Giacomelli, nell’unico momento in cui Pieri lo lascia giocare. L’errore del giovane pisano, lo vedremo tra un minuto, vale la partita. Al 30’, infatti, c’è Salvini sull’out mancino: da posizione defilatissima, il capocannoniere ospite mette in mezzo di potenza; alla ricezione, c’è Giacomelli, difettoso nel controllo e incapace di spazzare via la palla. I secondi di tentennamento, però, gli sono fatali: alle sue spalle arriva Pieri, di gran carriera, che s’impossessa della palla e, ringraziando, batte da un metro Amabile. 1-2.
La rete dell’ex-Giovanile Montecalvoli, quindi, sancisce definitivamente la vittoria: i due minuti di recupero, addirittura, saranno un’aggravante per l’IGP, che si vede espellere il capitano, Alessio Birindelli, ormai in preda all’ira. Il match, assieme alla striscia mostruosa dei pisani, termina qui: il Cascina Montecalvoli espugna il Pesenti con un 2-1.

Sono sere da ricordare, per tutti. Se la ricorderà mister Banchini, che ha visto la sua squadra vincere sul campo più difficile di categoria; se la ricorderanno il duo Niccoli-Gambini, al loro primo derby vittorioso dalla panchina; se la ricorderà il sottoscritto, che ha visto la battaglia tra la sua attuale squadra e quella precedente, vedendola perdere per la prima volta; e, ovviamente, se la ricorderà l’IGP che, indubbiamente, ne farà tesoro e tornerà più forte di prima, squalifiche permettendo. E’ una notte, quindi, che difficilmente si scorderà. Stavolta, i lampioni di via Alessandrini parlando diversamente: le stelle d’oro, stagliate contro la volta celeste, danno due colori: il giallo e il blu. E’ la notte del Cascina Montecalvoli, è la notte dei record infranti e quelli da mantenere. E’ una notte da quarti in classifica.

PAGELLE

M. Perretta: 6.5.
Probabilmente una delle serate meno faticose della stagione e, alla vigilia, non ci avrebbe scommesso neanche un folle. Nonostante le ristrette dimensioni del Pesenti e il grande potenziale offensivo dei pisani, stavolta la macchina dell’IGP non funziona. Lui rimane sempre vigile, tradito solo dal destro maledetto di Gjoka. Nelle poche occasioni in cui lo si chiama in causa, comunque, è ben sicuro. Saltuario.

Umalini: 6+.
Una buona gara, quella dell’ex-Cascina. Ritorna al Pesenti, la sua vecchia casa, e lo fa con disinvoltura, senza troppi problemi. Match ordinato, mai rischioso e sempre portato avanti con diligenza e costanza. Insolitamente, risulta uno dei più propositivi nella prima frazione ma, stasera, il mancino non era alla temperatura giusta. Minutaggio non eccezionale, prestazione più che sufficiente da trascinarsi alla prossima giornata. Next level.

Deri: 5.5.
La sua grinta era quella che ci voleva, in un match come questo. E, effettivamente, nello scorcio di partita in cui viene utilizzato, si dimostra abbastanza efficace. L’intoppo, purtroppo, è uno solo: il solito, brutto vizio di perdere qualcosina nei momenti da ultim’uomo. Anche questa sera, infatti, apre la scorribanda di Giacomelli e La Rocca, fortunatamente conclusasi fuori dalla rete. Curando questo piccolo neo, la metamorfosi sarebbe completa e perfetta. Bozzolo.

Pieri: 7.5.
L’uomo della partita, senza dubbio. Riscoprendo i vecchi fasti, gioca una partita da urlo, senza sbagliare niente. Come primo obiettivo, ha quello di rendere la vita difficile a Giacomelli, bomber locale: promosso con lode. Giacomelli, infatti, risulterà pressoché nullo, nella manovra nerazzurra. Poi, se ne avesse l’opportunità, potrebbe anche mettere lo zampino su qualche rete. Lui, furbescamente, attende sessanta minuti e sigla la rete più importante della stagione, fino a qui. Indovinate chi depreda, per far vincere questo match ai suoi? Giacomelli. Divin Codino.

Mulargia: 6.5.
Altra buona performance del grintosissimo numero 6 gialloblu. Dopo un paio di matches di appannamento, più quelli con il mal di schiena, l’ex-cascinese torna ai livelli di inizio stagione. Corsa, su e giù per le fasce del piccolo campo del Pesenti e una lotta, una battaglia su ogni pallone. Spesso deve fronteggiare un colosso come Gjoka o un leone come Birindelli; ma lui non muove un passo indietro e, a volte vincendo e a volte perdendo, esce dal campo a testa alta, con tre punti in tasca. Never back down.

Brancati: 5.5.
Non era facile emergere in un derby come questo, però si poteva fare di più. Nella passata stagione, infatti, si ricorda un IGP-Vigor in cui, praticamente, lottò da solo contro tutta la formazione rossocrociata. Stasera, purtroppo, non avviene niente del genere: compitino, qualche tiepido tentativo e poi tutti a casa, mentre la partita la decidono altri. Forse un passo indietro rispetto alle ultime gare ma, per adesso, la salda speranza che il cigno spieghi le ali c’è ancora. Brutto anatroccolo.

S. Perretta: 6.
Intermittente, talvolta celato dalle mastodontiche spalle di Gjoka o seminascosto negli angoli del Pesenti, nella speranza di aprire un varco. Intermittente sì, ma non per questo inutile. Anzi. Gara assolutamente sufficiente, per il numero 9 degli ospiti: nonostante, come detto, qualche momento di secca, è lui a creare un paio dei maggiori pericoli per Amabile. Le caratteristiche dell’avversario e del campo, poi, non si sposano di certo con le sue. Era difficile e, comunque, ne è uscito indenne. Superstite.

Salvini: 7.
Finalmente. Si è rivisto, dopo qualche settimana di preoccupante assenza, la sua devastante mobilità e la sua decennale esperienza. La retroguardia locale, soprattutto nei primi minuti, è decisamente in difficoltà nel contrastarlo: Gjoka perde palla, a ripetizione, al suo cospetto; Birindelli ci prova col fisico, ma spesso gli sguscia via. Amabile lo ferma come può, però, al 10’, non può niente sulla sua botta dal limite. Quella che apre la gara, quella che dona speranza e voglia ai gialloblu. Sembrerebbe ritrovato. Speriamo si mantenga reattivo per le prossime, decisive settimane. Conservare in frigo.

Vairo: 6.5.
Inamovibile, l’ex-CUS Pisa. E’ diventato un tassello fondamentale per il mosaico tattico di mister Banchini: duttile, grintoso e polivalente. Un giocatore che, sinceramente, ogni formazione vorrebbe avere. Fiato, gambe e testa: lui mischia questi tre ingredienti, sfornando performances praticamente impeccabili. Questa volta non mette il suo nome sul tabellino dei marcatori ma, con una determinazione unica, prova a formare una diga insormontabile in mezzo al campo. La cosa bella, ovviamente, è che ci riesce. E’ su ogni uomo avversario, è ovunque. C’è e c’è per il Casina Montecalvoli. Emblema.

Niccoli-Gambini: 8.
Questa società, e il mister Banchini, devono ringraziare questo magnifico duo “di riserva” che, in queste tre settimane di squalifica, ha sostituito “il titolare”. Grande spirito di sacrificio, grande mordente e grande attaccamento alla maglia. Sono satelliti, forse, di un pianeta più grande e più famoso. Ma la Luna, seppur di riflesso, emana comunque luce. Ed è questo l’importante. No? Cosmici.

Marco Voir
,
addetto stampa Cascina Montecalvoli C5
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:12.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com