Juniores 2009/2010: il punto della situazione dopo il girone d'andata

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ziosagu
00mercoledì 27 gennaio 2010 12:16
Promosse e bocciate dopo 13 giornate...
Stop. Pausa. Fermiamoci un attimo, siamo a metà di un cammino molto lungo, cerchiamo di capirci qualcosa; perché questo campionato finora ci sta veramente mandando in confusione.
Il campionato regionale Juniores è giunto al giro di boa: 13 giornate giocate (più o meno al completo, mancano ancora alcuni recuperi) su 26 che hanno emesso già due verdetti importanti. Il primo: la Sangiovannese è campione d’inverno. Il secondo: i playoff non servono davvero, ci sono quattro corazzate che hanno fatto il vuoto e si giocheranno loro il titolo, salvo clamorose rimonte o scivoloni. Finora, questo è stato il torneo più appassionante e incerto degli ultimi anni, con le quattro di testa che si sono alternate in vetta alla graduatoria aumentando esponenzialmente lo spettacolo in campo. Eh già, perché nei palazzetti o sui sintetici all’aperto non sono mancate le emozioni e qualche volta anche le sorprese. Un campionato seguitissimo, apertissimo e spettacolare: cosa potevamo chiedere di più?
A metà della corsa verso la gloria nazionale, tiriamo le prime somme di un torneo molto lungo, evidenziando chi finora ha disputato una stagione a livelli altissimi e chi invece ha un po’ stentato. Le tiratine d’orecchie non mancano di certo, ma ringraziamo tutte le 13 contendenti del torneo per tutte le emozioni che ci hanno regalato nei primi 4 mesi di Juniores. Certi che lo spettacolo non è ancora finito….

La regina – Futsal Sangiovannese
In Valdarno faranno già scongiuri e gesti scaramantici, ma finora la squadra azzurra è davvero la favorita n. 1 per la vittoria del campionato. Ancora una volta mister Fabio Brogi è artefice di un autentico capolavoro: dopo aver portato la Terranuovese dei talenti Pianigiani e Righeschi a un passo dalla finalissima regionale lo scorso anno, il mister aretino ha fatto nuovamente gridare al miracolo, portando sul gradino più alto del podio d’inverno una formazione certamente piena zeppa di grandi giocatori, ma emotivamente instabile e afflitta da cali di tensione che la scorsa stagione sono costati cari. Ioio, Balbetti, Bertocci e company si presentano da soli: basta vederli giocare in campo per capire la forza di un collettivo che dal portiere al pivot è veramente attrezzata. Eppure parliamo sempre di ragazzi giovani, con tanti grilli per la testa e non sempre concentrati a dovere. La Sangio ha infatti avuto i suoi passi falsi (Tripetetolo e Poggio), ma ha anche infilato 10 vittorie su 12, ha segnato una caterva impressionante di gol (103) e ha stupito sul piano del gioco e della concentrazione, soprattutto negli ultimi match dove ha segnato la bellezza di 37 reti in 3 gare: pazzesco! Decisivo per vincere il titolo di campione del girone d’andata anche il rendimento con le “grandi”: apparte il Poggio a Caiano, la squadra azzurra si è presa il lusso di rispedire a casa all’asciutto le altre due big del torneo, conquistando 6 punti su 9 negli scontri diretti. Difficile continuare ad un ritmo così? Il girone di ritorno risponderà alla nostra domanda. Dipende tutto da questa corazzata finora quasi perfetta.

Le inseguitrici – Poggio a Caiano, Viareggio, Poggibonsese
Onore anche alle altre grandi del torneo, che hanno dato vita a una cerchia ristretta di squadre che si sono spartite più o meno regolarmente la vetta del campionato. Grande annata finora per il Poggio a Caiano, dato inizialmente come outsider e ritrovatosi invece sin da subito a combattere per il posto più alto. La truppa di Massimo Gabrielli finora ha indubbiamente riposto tutte le sue speranze sul figlio Elia, instancabile trascinatore con 42 reti segnate, ma certamente anche gli altri componenti della rosa, seppur meno appariscenti del n. 10 mediceo, hanno dato il loro contributo; peccato per gli scontri diretti, che non hanno giovato alla classifica pratese (1 solo punto nella “avulsa”).
Bene, molto bene, anche per i bianconeri di coach Daniele Morini: una squadra ben assortita e ricca di giocatori dal peso tecnico invidiabile, non a caso puntualmente scelti dalla Rappresentativa di Lami (Bertoldi, Lembo e Tonelli). A rovinare il girone d’andata ad alti livelli dei versiliesi le ultime due uscite, dove sono arrivate due sconfitte pesanti contro Poggibonsi e all’Impruneta. Che siano segnali di cedimento? Le prossime partite ci diranno la verità.
Attualmente quarta, ma con un match da recuperare, è la squadra di Renato Damora, nominata dagli addetti ai lavori come la squadra da battere dell’anno. In realtà, per i senesi, è già tanto essere nel lotto delle migliori, dati i problemi di una rosa molto corta e formata da giocatori a cui tocca l’oneroso impegno di giocare anche nell’Under. Fatjon Hasimaj, nuova scoperta del calcetto del Granducato, ha già tolto tante volte le castagne dal fuoco per i giallorossi, regalandole la possibilità di giocarsi le proprie carte per il titolo. Sarà tutto oro ciò che luccica? Il tempo darà la risposta.

La rivelazione – Tuttauto Impruneta
Peccato che si è svegliata tardi… o forse no. Fatto sta che la new entry di questo pazzo campionato ha decisamente cambiato passo rispetto al suo inizio stentato e balbettante. Cos’è successo a Capodanno? Magia o ritrovata voglia di lavorare sodo per stupire? A saperlo sono solo i due allenatori del team chiantigiano (Bressi e Menè) e i giocatori verde-azzurri, capaci di una trascinante rimonta fino al quinto posto, grazie a un inizio di 2010 sfavillante. 12 punti su 15 conquistati nelle ultime cinque gare, l’Impruneta si è arresa solo alla forza della capolista, per poi abbattere a suon di gol le altre contendenti. Addirittura da incorniciare la splendida prova di sabato scorso (13-6 al Viareggio) e soprattutto da incorniciare è fin qui la stagione di Filippo Ugolini, “pichichi” dei più giovani con 45 reti in 12 partite: di questo passo si sfiora la tripla cifra. E adesso? Sarà solo un fuoco di paglia o 6 punti di distacco dal quartetto delle nobili della classifica sono colmabili? Noi speriamo che questo momento magico del Tuttauto duri a lungo: credere nei miracoli non è reato.

L’oggetto misterioso – Tripetetolo 97
Il bravo Paolo Accardi è alla guida della squadra più contraddittoria degli ultimi anni in questa categoria. I lastrigiani a inizio anno potevano recitare un ruolo da protagonisti in questo torneo, eppure alla verifica dei fatti un rendimento altalenante e troppo discontinuo ne ha ribassato le quotazioni. La statistica seguente ha qualcosa di clamoroso: con le prime quattro della categoria i rossoblu hanno conquistato 7 dei 20 punti totali (2 vittorie, un pareggio e una sconfitta), dimostrando di potersela giocare alla pari con i migliori del campionato; ma è anche vero che i lastrigiani hanno lasciato nelle gare con Staggia e Torrita (due formazioni non irresistibili) ben 5 punti su 6, punti che adesso li vedrebbero nel lotto delle favorite. Eppure le doti non mancano: Sauro Graziano, Guarino, Apata, Siriu, Pescini…. Tutti giocatori che la Rappresentativa tiene d’occhio per il loro indiscusso valore. Ma allora cosa manca? Lucidità, concentrazione, voglia? O è solo sfortuna? Una sola cosa è certa: nel girone di ritorno il Tripetetolo deve cambiare passo se vuole coltivare i suoi sogni di gloria. Le capacità non mancano, bisogna fare di più.

Le promesse (finora) non mantenute – Misericordia Pistoia, Isolotto
Saranno famosi, ma intanto stentano un po’. Due squadre accomunate dalla stessa situazione: entrambe partivano a fari spenti, entrambe hanno nella loro rosa giocatori dall’avvenire roseo, entrambe latitano l’assenza di un pivot di peso che trasformi in gol tutti i palloni che tocca, entrambe navigano spaesate a metà classifica senza un vero obiettivo da raggiungere. Altre due attenuanti, una per parte: gli arancioni sono costretti a giocare due partite a settimana, per via del campionato Under 21; i biancorossi sono la squadra con la media età più bassa della categoria (17,181) e peccano certamente di inesperienza. Caviglia da una parte e Rossi dall’altra sono due ottimi allenatori, nel girone di ritorno avranno il compito non facile di dare una vera identità a due squadre ancora da decifrare.

Le delusioni – Futsal Fiorentina, Sportiva Staggia
I tempi d’oro della Futsal sembrano finiti, o almeno è questo quello che emerge da questo campionato, dove i viola detentori del titolo regionale Juniores hanno lasciato spazio ad altre contendenti, tirandosi fuori sin da subito dalla lotta per la riconferma del trono. La squadra di Enrico Righini è troppo Gianmaria Pini-dipendente: con lui in campo sono arrivati quasi tutti i 18 punti che ora la compagine fiorentina ha in dote; il talentuoso laterale, però, vuole concentrarsi sul campionato Under 21 e la sua assenza tra le fila dei più giovani si fa davvero sentire. Per il resto tardano ad emergere veri protagonisti che lo possano sostituire: per quest’anno è grassa pensare almeno al quinto posto…
Desta delusione anche lo Staggia, non tanto per la classifica (già lo scorso anno i senesi non erano al vertice), ma per un terribile assetto difensivo della squadra di Biagi, che vanifica tutto il lavoro egregio dell’uomo-chiave di questa squadra, Daniele Pellegrino, 38 reti in quest'annata. 99 gol presi in 12 partite, peggior difesa del torneo, con una media di più di 9 reti presi a gara: com’è possibile fare punti se si pensa solo ad attaccare e non a difendere? Misteri del calcetto…

Le cenerentole – Pisa Soccer Five, Futsal Torrita, L’Oasi
Il girone di ritorno è soprattutto occasione di rivincita per queste compagini, attualmente agli ultimi tre posti della graduatoria. I nerazzurri di mister Dolcimascolo pagano lo scotto della stagione d’esordio nel calcio a cinque e il rigetto naturale di tanti elementi provenienti dal calcio a 11 verso questo sport. Segnali di ripresa ci sono stati in questo inizio 2010, adesso serve il salto di qualità. I senesi di Bianconi lottano, si dannano l’anima, combattono, ma non hanno la forza necessaria per incrementare la loro classifica: ci vuole un cambio di passo e di mentalità per salvare una stagione fin qui abulica. Infine i gialloverdi di Vieceli sono desolatamente ultimi e ancora alla caccia della prima vittoria in stagione: probabilmente non meritano questa posizione, ma non possiamo fare altro che dirgli “in bocca al lupo” per il prosieguo del torneo. Un torneo che va salvato, a tutti i costi.
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