SENSIBILIZZIAMO GLI SPONSOR..

In un paese dove anche le big del calcio a livello europeo trovano difficoltà nel reperire gli sponsor, dove squadre come la Fiorentina si trovano "costrette" ad inserire al momento frasi del tipo "il calcio è un divertimento", dove sempre meno aziende sono disposte a spendere per farsi pubblicità tramite una maglia di calcio, possiamo solo immaginare quanto si moltiplichi questo fattore per delle squadre di calcio a 5 o calcio a 7 e quanto si moltiplichi maggiormente se queste non sono ad un livello ritenuto (dalle aziende) di alta visibilità. Ragazzi che si apprestano durante l'estate a fare il famoso "giro delle 7 chiese", disposti a tutto pur di trovare qualche anima buona che investa su di loro una piccola cifra, per avere delle maglie decenti, delle borse decorose e un aspetto il più professionale possibile. Se facciamo qualche ricerca sul web la classica frase CERCASI SPONSOR è ormai presente su ogni forum sportivo, che sia questo di calcio, di basket, di pallavolo o di qualsiasi altro sport.
La potenzialità dei giovani forse non è ancora stata compresa da molte aziende, che spesso neanche rispondono ad una mail dove in oggetto c'è scritto: RICHIESTA, forse neanche la leggono e per avere un appuntamento vieni infilato in una di quelle liste chilometriche dove forse, fra qualche anno, verrai contattato. Mi voglio soffermare su questo punto, a mio parere cruciale dal punto di vista commerciale. Io non faccio il commerciante e tanto meno sono un aziendalista, ma credo fortemente che i giovani siano il futuro delle aziende, dei negozi e di tutte le attività commerciali. Credo che ogni squadra, professionistica o no che sia, abbia il sacrosanto diritto di sfoggiare orgogliosa la propria maglia con il suo sponsor. Rendere felici un gruppo di ragazzi forse a livello di visibilità non ha un grande riscontro, ma pensiamo all'albero relazionale di ogni singolo personaggio, a tutte le persone che conosce e che come lui ne conoscono altre. La voce gira, i ragazzi ne parlano, ed ecco che la famosa mail snobbata a cui facevo prima riferimento si ritorce contro come una bomba a orologeria.. "oh, ma lo sai che non mi hanno neanche risposto quelli di (qualsiasi azienda si senta chiamata in causa ci inserisca pure il suo nome)?", "davvero? che scortesi! ma sai cosa? io non ci vado più da loro e dirò anche agli altri di fare lo stesso!". Non scrivo queste cose per intimorire nessuno, anche perché so che la parola di un giovane calciatore dilettante conta ben poco, ma perché queste cose sono accadute nella piccola realtà che è la mia squadra, e come la mia tantissime altre.
Non chiediamo che le nostre richieste vengano sempre accontentate anche perché la crisi economica ha colpito tutti ed è comprensibile che molti abbiano altri pensieri per la testa prima di questi, ma di tenerci in considerazione e di relazionarsi con noi questo si, è doveroso almeno per rispetto del vostro cliente, perché come ho scritto lo ribadisco, noi siamo il vostro futuro.
Voglio portare il nostro caso come esempio concreto per far capire quanto una squadra dilettantistica come la nostra, abbia in un anno aumentato la visibilità di chi ci ha aiutato a partire. La Proloco Compiobbi è nata grazie all'associazione "Proloco Valle dell'Arno di Fiesole" che ha creduto in un gruppo di ragazzi dandogli la possibilità di divertirsi con il solo impegno di fornirgli delle maglie e pagandogli i tesseramenti. Qui è antrata in gioco la Midland, una società seria che ha valorizzato tutte le sue squadre offrendo a loro un servizio ineguagliabile, con articoli sui giornali, riprese televisive, almanacchi, tornei e altro ancora. Questo ci ha permesso di giocare spesso, di farci vedere in giro, di far conoscere il nostro nome e come il nostro quello di chi ha creduto in noi. Non mi dilungo sulla nostra storia anche perché non sto scrivendo queste cose per ottenerne un ritorno d'immagine ma solo perché come la nostra di storia ce ne sono tante altre. Come ce ne sono invece altre ancora che devono contare solo sulle proprie forze, perché non tutti hanno il babbo Presidente di una associazione (non prendiamoci in giro, quello conta tanto) e non tutti hanno agganci con le aziende, quindi non gli rimane altro che cercare un contatto via mail oppure via telefono ricevendo, quando va bene, una risposta negativa. Vi ripeto fino alla noia, non approfittate della nostra buona fede perché un giorno, come ora, avrete sempre più bisogno di noi. Il calcio è la nostra passione, nello specifico il calcio a 5, aiutateci a portarla avanti potendo andar fieri del fatto che qualcuno ha scommesso su di noi, che qualcuno ci ha creduto.
Il mio sfogo ha solo l'intento di sensibilizzare coloro "che possono, ma che non vogliono" perché noi abbiamo bisogno di loro come loro di noi.

Grazie,
Nicola Cecconi (Proloco Futsal Compiobbi)

Niente di nuovo, la ricerca del vil denaro, elemento fondamentale per affrontare qualsiasi attività sportiva, è da sempre croce ( senza delizia )di ogni dirigente sportivo. Da qualche anno a questa parte, la missione è ancor più dura, la crisi morde e morde forte, se te dici di non essere commerciante o aziendalista sappi che nelle aziende purtroppo si pensa a salvare posti di lavoro a gente non giovanissima, con famiglie e mutui da pagare e non ho dubbi nel dire che adesso la priorità è quella. Anche i famosi istituti bancari legati al territorio, Casse Rurali prima, Banche di Credito Cooperativo adesso, hanno da tempo stretto la cinghia dei contributi, contributi che un tempo venivano elargiti a molte associazioni sportive o sociali dei territori di competenza.
Se poi vogliamo parlare del ritorno d’immagine o commerciale delle nostre sponsorizzazioni, credo sia spesso pari a zero o poco più, sono convinto che se la merciaia delle Sieci, mi da 50 euro per il deplians con il calendario, lo fa perché la mi mamma mi ci ha comprato fin da piccolo le mutande e perché ora le compro ai miei di figlioli. E detto questo potremo parlare per ore dell’importanza del commercio di prossimità, ma non è questo il luogo adatto.
E’ quindi importante, a mio parere, avere, nel limite del possibile, un rapporto continuativo con un numero importante di piccole attività, che certo non hanno i due o tre millioni di euro che vuole la fiorentina, ma che ti conoscono, hanno fiducia in te, sanno che siamo persone corrette e che quello che facciamo è sinonimo di serietà.
Se poi vogliamo parlare dei costi di questa nostra attività, allora servirebbe un giorno, ma posso solo dire che la Federazione in questi ultimi tempi, oltre a conguagliare in continuo le spese, ha aumentato sostanzialmente le spese d’iscrizione ai vari campionati. Tenete conto che alla fine dei salmi il campionato di serie D della scorsa stagione è costato solo , ripeto solo di FIGC 2.783.62 euro che non è poco.
Aumenti che non hanno portato nessun miglioramento del servizio o aiuto alle società, hanno ovviamente il merito di portare il bilancio della LND comitato Toscano in positivo. In sintesi Bresci meglio di Tremonti.
Devo chiudere per andare a lavoro ( per fortuna ) speriamo in tempi migliori e ancora un grazie a tutte quelle merciaie che anche quest’anno NON ci negheranno le loro 50 euro.
Simone

Caro Simone, concordo pienamente con quello che dici e sento nelle tue parole lo stesso sentimento e la stessa passione che provo io nel portare avanti un idea, un sogno o un avventura.
Purtroppo il discorso che facevo io si riferiva in parte minore ai piccoli commercianti che tu hai citato, ma maggiormente a coloro che hanno grandi aziende e quindi anche maggiori possibilità (rispetto ad una merciaia) a darti quelle famose 50€...
Certamente lei non si rifiuterà nel darti quel piccolo contributo visto che vai a comprarci le calze da generazioni e generazioni, ma pensa a quanti potrebbero passare a "batter cassa" (passami il termine) dalla nostra piccola commerciante, potrebbe arrivare un giorno in cui neanche loro saranno disposti a darti più quel piccolo contributo. Questo perché "i grandi" non ci considerano, a meno che tu non abbia accosti come dicevo nella lettera precedente. Hai mai pensato di passare a chiedere quelle 50€ (ma a questo punto parliamo anche di 100 dai) all'Esselunga? Alla Coop? Alla Snai? Al Ganzaroli? (mi fermo qui).. credo di no, perché sai già quale sarebbe la risposta, se ci fosse . E spero concorderai con me che quelle 50€ peserebbero meno a loro che alla merciaia delle Sieci! ...se solo si sensibilizzassero un pò alla nostra passione che è il futsal... ma ancora siamo lontani, mooolto lontani!

Ti ringrazio per la risposta e spero un giorno di poter passare "quella giornata" a cui fai riferimento tu a parlare di questo tema molto importante per tutte le squadre di calcio a 5, professionistiche e non..

Saluti,
Nicola Cecconi

Passi per il Ganzaroli, ma gli altri sono inavvicinabili, la loro politica pubblicitaria è gestita a livello Nazionale e ben si guarderebbero di accostare il loro marchio a realtà troppo locali.
Solo Coop potrebbe pensarci, ma dovrebbe essere un'iniziativa inportante e con aspetti fortementi sociali e di solidarietà, non credo che interessi un campionato " normale " di calcio a 5.
Torno a ripetere che il momento, per la situazione, per la scarsa esposizione mediatica del calcio a 5,ci permette un profilo basso, molto basso, il Remole, continuerà a perseguire una politica di sponsorizzazioni locali, sperando che coloro che ci hanno sempre aiutato proseguono a farlo.

remole, 24/07/2010 11.45:

---

..il Remole, continuerà a perseguire una politica di sponsorizzazioni locali, sperando che coloro che ci hanno sempre aiutato proseguono a farlo.

---

non è che mi passeresti la lista in PM???

eddaaaaaai, fra colleghi.....

no scherzo ovviamente!!! cmq hai parlato di circa 2.500€ per l'iscrizione al campionato dell'anno scorso, essendo passati in C2 forse qualcosa in più quest'anno.. con un rapido calcolo dovresti avere 50 anime buone che ti danno 50€, beati voi che state a Pontassieve forse c'è aria buona là da voi.. hihihi!! da noi...

.

Per avere tanti sponsor, bisogna anche avere un buon progetto in cui essi ci possano investire. Alle aziende, perdonatemi la franchezza, non gliene frega un fico secco della passione di terze persone.
Io gestisco da anni la nostra azienda di famiglia, siamo fra le piccole-medie imprese e lavoriamo a livello territoriale locale. Sapete quante squadre sono passate a "batter cassa", come dice Nicola? Gente motivatissima, euforica, pronta a costruirti una statua per una muta intera e qualche pallone... ma a chi vuoi che importi di una squadretta di calcetto amatoriale? Questa è la realtà, altro che aziende proficue ma non sensibilizzate. A queste persone non gliene frega assolutamente nulla di "regalarti" 100, 500, 1.000 euro. Semplicemente non vogliono per fatti loro.
Vi racconto un piccolo aneddoto. Una mattina ero nel mio ufficio a lavorare quando entrarono un gruppo di ragazze sui 16-17 anni, accompagnate da due signore e due signori. Essi dicevano di voler istituire in un vicino paese di un altro comune una squadra di pallavolo femminile a livello dilettantistico. Avrebbero preso in gestione un palezzetto dello sport e sarebebro esistiti anche come centro di aggregazione di ragazzi e ragazze, con attività culturali, sportive e ricreative. Per partire servivano sui 10mila euro. Stavano girando le aziende locali alla ricerca di contributi. Avevano la possibilità di fatturare l'importo come pubblicità o sponsorizzazione. Promettevano ritorni d'immagine tramite striscioni, mute, borse, giacconi, ecc. Che ne dite voi? Progetto terra terra? No, assolutamente. E quanto credete gli abbia dato? NULLA. Il perchè? Semplice: non me ne fregava assolutamente niente di spendere 2 o 3mila euro o addirittura 500 in una squadra di pallavolo di un altro paese, gestita da gente che non conosco. Se ne andarono dicendo che la nostra azienda aveva rallentato di brutto il loro progetto, che non volevano sostenere i giovani amanti dello sport e altre cose ancora. Mi è passata come l'acqua sulla pietra, senza lasciare segni. Ecco, questa è la realtà. Agli sponsor, degli altri, non interessa nulla. Se le aziende devono spendere soldi, se li spendono per conto loro e nelle loro attività, non in quelle di altri.

drea82, 08/08/2010 11.56:

---

Per avere tanti sponsor, bisogna anche avere un buon progetto in cui essi ci possano investire. Alle aziende, perdonatemi la franchezza, non gliene frega un fico secco della passione di terze persone.
Io gestisco da anni la nostra azienda di famiglia, siamo fra le piccole-medie imprese e lavoriamo a livello territoriale locale. Sapete quante squadre sono passate a "batter cassa", come dice Nicola? Gente motivatissima, euforica, pronta a costruirti una statua per una muta intera e qualche pallone... ma a chi vuoi che importi di una squadretta di calcetto amatoriale? Questa è la realtà, altro che aziende proficue ma non sensibilizzate. A queste persone non gliene frega assolutamente nulla di "regalarti" 100, 500, 1.000 euro. Semplicemente non vogliono per fatti loro.
Vi racconto un piccolo aneddoto. Una mattina ero nel mio ufficio a lavorare quando entrarono un gruppo di ragazze sui 16-17 anni, accompagnate da due signore e due signori. Essi dicevano di voler istituire in un vicino paese di un altro comune una squadra di pallavolo femminile a livello dilettantistico. Avrebbero preso in gestione un palezzetto dello sport e sarebebro esistiti anche come centro di aggregazione di ragazzi e ragazze, con attività culturali, sportive e ricreative. Per partire servivano sui 10mila euro. Stavano girando le aziende locali alla ricerca di contributi. Avevano la possibilità di fatturare l'importo come pubblicità o sponsorizzazione. Promettevano ritorni d'immagine tramite striscioni, mute, borse, giacconi, ecc. Che ne dite voi? Progetto terra terra? No, assolutamente. E quanto credete gli abbia dato? NULLA. Il perchè? Semplice: non me ne fregava assolutamente niente di spendere 2 o 3mila euro o addirittura 500 in una squadra di pallavolo di un altro paese, gestita da gente che non conosco. Se ne andarono dicendo che la nostra azienda aveva rallentato di brutto il loro progetto, che non volevano sostenere i giovani amanti dello sport e altre cose ancora. Mi è passata come l'acqua sulla pietra, senza lasciare segni. Ecco, questa è la realtà. Agli sponsor, degli altri, non interessa nulla. Se le aziende devono spendere soldi, se li spendono per conto loro e nelle loro attività, non in quelle di altri.

---

Caro drea82, dal nickname mi sembra di capire che siamo quasi coetanei e se "bazzichi" su questo forum vuol dire che forse a calcetto ci giochi anche tu ogni tanto, o forse hai anche una squadra sponsorizzata dalla tua impresa familare .
Il nostro amico Remole con quel "." credo stesse a significare che i suoi interventi sull'argomento finiscono lì ed è qui che secondo me invece dovremmo puntare e spingere ancora! Capisco benissimo quello che voi dite, non pensate che chi vi sta scrivendo ora sia uno di quei pazzi utopistici che credono nella pace nel mondo e tanto meno che le aziende investono o meglio ancora "regalano" soldi agli sconosciuti che si presentano a chiedere denaro. No! Io vorrei solo che l'argomento fosse trattato con un pò più di serietà e di interessamento da parte di tutti coloro che amano questo sport.. certo se gli unici a parlarne devono essere quelli che poi si fanno il giro dei negozietti in cerca di sponsor allora è dura, ma già dalla tua risposta (che mi sembra di capire essere dall'altra parte della barricata ) vuol dire che qualche segnale sta venendo fuori ed è per me già un grande successo!
Come giustamente dici in questo mondo che è il futsal non c'è molta gente disposta ad entrare nel merito di un progetto di una qualsivoglia squadra di calcio a 5, a meno che non ne siano questi amici o conoscenti o diretti interessati. Questo è il limite che dovremmo riuscire a superare, facendo capire che su ogni squadra (soprattutto in FIGC) si basa un progetto, grande o piccolo che sia, e che su ogni squadra è possibile investire avendone comunque un qualche ritorno non per forza economico. Per questo motivo il mio discorso va a toccare soprattutto quelle aziende che i 1000 o 2000 o anche solo 500€ non sono un grosso problema!

Spero comunque un giorno di poterti incontrare su un campo di gioco (qualora tu giocassi veramente a calcetto) e di poter parlare con te di questo argomento, magari davanti a una bella birra fresca!

Ti ringrazio per le tue parole perchè sono un bello spunto per qualsiasi persona voglia riprendere l'argomento e renderci partecipi delle proprie considerazioni.

Saluti,
Nicola