"Due chiacchiere con " : "tecnocyber" alias Alessandro Camorani (Aton Green Florence)

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Futs@l
00martedì 15 luglio 2008 09:39

nome: Alessandro                             

cognome:  Camorani

nickname:  Tecnocyber

provenienza geografica : Firenze

ruolo: Portiere

età: 25

Carriera FIGC :

2000/2001 Green Team serie C2

2001/2002 Green Team serie C2

2002/2003 Green Team serie C2

2003/2004 Isolotto C5 serie B e Under 21

2004/2005 Green Team serie D

2005/2006 Green Team serie  C2

2006/2007 Green Team serie  C2

2007/2008 Aton Green Florence serie C1

 

Sport preferito (esclusi calcio a 5 e calcio):  Sono appassionato un po’ di tutti gli sport, a livello di preferenze metto lo sci al primo posto…..





 

Eccoci qui a scambiare due chiacchiere con “tecnocyber”, alias Alessandro Camorani, giovane numero 1 dell’Aton Green Florence di mister Ardelletti.

 

1) Ciao Alessandro, la stagione appena passata è stata un’annata particolare per il Green Team.: dopo aver acquisito il “titolo” della gloriosa Fondiaria Cecchi DLF vi siete ritrovati catapultati direttamente dalla serie D , senza peralto passarci, alla serie C1. Come avete vissuto questa esperienza e quali sono gli aspetti positivi della vostra stagione? Cambieresti qualcosa se potessi tornare indietro?

La stagione appena conclusa è stata probabilmente la più dura da quando gioco a calcio a 5 ma anche molto ricca di soddisfazioni e in ogni caso una bella esperienza. Tutti ci davano già per spacciati e ci vedevano come la squadra materasso del girone e probabilmente anche noi stessi la pensavamo alla stessa maniera prima dell’inizio della stagione. Ritrovarsi senza nessun rinforzo e anzi con l’assenza del pivot più prolifico della squadra dopo poco rendeva una vera e propria impresa anche solo poter pensare all’ipotesi playout, invece penso che alla fine abbiamo dimostrato come la compattezza di un gruppo, l’entusiasmo uniti ad una buona dose di umiltà e di voglia di migliorare possano permettere di superare (ovviamente solo in parte) anche delle nette deficienze tecniche. Dopo un ottimo girone di andata dove abbiamo strappato alcuni punti anche pesanti (per es. il pareggio con il Vicarello o con il Pisa soccer e la vittoria a S.Vincenzo) però, forse a causa dell’esiguità della rosa soprattutto in alcuni ruoli chiave e dell’impegno mentale che diventava sempre più gravoso (per noi ogni partita doveva essere una finale anche solo per pensare di potersela giocare fino alla fine), abbiamo subito un netto calo ed è andata come è andata anche con  qualche rimpianto. Penso comunque che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, quindi non cambierei proprio niente alla stagione che abbiamo fatto.  Molti gruppi si sarebbero sfaldati come neve al sole alla prima lunga serie di sconfitte consecutive e anche noi abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma il gruppo è rimasto sempre abbastanza solido e compatto e credo che questa sia l’aspetto più positivo quando si gioca a calcio a 5 soprattutto per divertirsi.

 

2) L'estate, oltre a periodo di bilanci e prospettive, è anche il periodo del calciomercato. Che voto ti senti di dare alla tua personale stagione e perchè? Che progetti hai per la prossima, ti vedremo nuovamente fra i pali del Green Florence?

Come detto la stagione è stata molto dura soprattutto a livello mentale ma siccome la C1 ancora mi mancava sono molto contento di averla disputata e penso di aver giocato una buona stagione e dimostrato di poterci stare. L’idea di andare a fare nuove esperienze soprattutto in società dove potrei avere l’opportunità di essere allenato nello specifico e scoprire del tutto i miei limiti o miei margini di miglioramenti a volte mi è passata per la testa e le offerte non mancherebbero, ma il Green Florence per me ormai è come una seconda casa, il presidente è prima di tutto un amico e lo stesso vale per il mister Ardelletti, il mitico preparatore Tola ed ovviamente per tutti i compagni. Tutte persone umili con i quali si stà alla grande sia in campo che a mangiare una pizza al ristorante e siccome non pratico questo sport per portare il pane a casa la sera, credo che questi siano i valori più importanti a cui badare quando si sceglie dove giocare, di conseguenza il prossimo anno non mi muoverò di qua. Anche perché la squadra si è sicuramente rinforzata a livello societario e spero in parte anche a livello tecnico di conseguenza ci sono i presupporti per divertirsi!

 

3) Quali squadre e/o giocatori che hai affrontato quest’anno ti hanno maggiormente impressionato e per quale motivo ? ....Per quanto riguarda i tuoi colleghi , quale portiere ti ha impressionato maggiormente ?

Per quanto riguarda i giocatori ovviamente sono i soliti nomi, Moro su tutti ma anche De Lucia, Gassani, Conte, Borsacchi.

Per i portieri quello che mi ha più impressionato è stato Rosellini, davvero un vero portiere di calcio a 5, ma ritengo dei grandi anche Cerri, Barducci e Gavagni.

 

4) Quale è il ricordo più bello della tua carriera ?...Hai un rammarico ?...Quale è il ricordo che ti porti dietro dopo quest’ultima stagione ?

I ricordi più belli sono sicuramente le vittorie, quindi senza dubbio la promozione ai Play Off dalla D alla C2 e la salvezza con rimonta l’anno successivo ai Play – out dopo aver disputato una disastrosa gara di andata. Il rammarico più grande come dicevo prima può essere quello di non aver mai scoperto del tutto i miei limiti e non aver sfruttato appieno le mie potenzialità, essendomi allenato solo sporadicamente con portieri esperti e di livello da campionato nazionale ma spiegavo anche prima il motivo quindi va bene anche così!

Di questa stagione mi ricordo ovviamente la prima in casa contro la Sangiovannese, dove dimostrammo prima di tutto a noi stessi di poter dare dei grattacapi anche alle grandi e la giornata successiva la vittoria a sorpresa a Scandicci.

 

5) Vista la tua grande esperienza come portiere di calcio a 5, nonostante la tua giovane età, ti chiediamo quanto pensi che sia importante in una squadra un allenatore specifico per i portieri? Quale consiglio ti senti di dare ad un portiere di calcio a 11 che si affaccia a questo sport?

Beh questo è un argomento che negli anni passati ho affrontato più volte anche con la società, un allenatore specifico per i portieri è fondamentale ma deve essere uno esperto di calcio a 5 o che abbia voglia di documentarsi e imparare un nuovo ruolo. Un buon portiere è il ruolo su cui in primis si costruisce una squadra, sarebbe quindi stupido non dargli l’opportunità di esprimere le proprie potenzialità al meglio garantendogli una forma e un entusiasmo costante durante l’anno ed un buon miglioramento (quest’ultima cosa soprattutto per chi si affaccia al calcio a 5 dal calcio a 11). In verità io ho iniziato con il calcio a 5 senza passare dal calcio a 11, quindi non sono passato attraverso le classiche difficoltà che vedo da chi viene dal calcio. In ogni caso è forse il ruolo dove ci sono più differenze, sono diversi molti gesti tecnici, sono diverse le situazioni tattiche e mentali, quindi chi si affaccia dal C11 deve mettersi con pazienza, umiltà e tanta applicazione per imparare in parte di nuovo il proprio ruolo con l’aiuto anche magari delle documentazioni che ormai sono presenti.  

 

6) Spesso vediamo i portieri di calcio a 5 parare senza guanti; tu come preferisci? Pensi che dipenda molto dal tipo di superficie su cui si gioca oppure e solo una preferenza personale?

Personalmente preferisco utilizzare i guanti tagliati che consentono comunque una buona presa e protezione e quasi gli stessi vantaggi nei rilanci nel giocare senza guanti. Comunque è una questione personale e di abitudine, è ovvio che chi deve giocare sempre all’esterno, quando il clima non lo permette, diventa davvero dura usare questo modo di parare. Inoltre lo ritengo quasi del tutto inutile sui campi minuscoli che a volte si trovano, dato che l’utilità del giocare senza guanti stà nella migliore sensibilità per i rilanci lunghi, su tali campi diventa davvero ininfluente. Comunque non dipende assolutamente dal tipo di superficie, casomai più dal fattore climatico e di dimensioni della struttura.

 

7) Con quali obiettivi vi cimenterete nella prossima C2 e quali credi che saranno le squadre "da battere"?

Gli obiettivi per una squadra come la nostra sempre abituata a lottare per la salvezza, credo rimangano comunque quelli di raggiungere la salvezza il prima possibile e poi andare avanti gara per gara. L’essere riusciti a raggiungere quasi i play out in C1 non ci autorizza a perdere l’umiltà e la consapevolezza che sarà sempre e comunque una lotta fino alla fine, partita per partita. Vedremo poi con più precisione all’inizio della preparazione la squadra quanto sarà rinforzata e a cosa potrà ambire. Tra le neo – retrocesse avrei messo la Sestoese tra le favorite, ma da più parti la danno quasi in completo rinnovamento quindi rimane una incognita. Per il resto vedo come sicura favorita il CF Pelletterie ma saranno squadre da tenere d’occhio sicuramente anche il Chiesanuova, il Circolino e la Fondiaria. Inoltre mi ricordo anche due stagioni fa sempre un ottimo Tre Esse che quest’anno ha sfiorato i play off e che darà noia a tutti.

 

8) C’è un intervento che hai fatto che, se avessi a disposizione in video, riguarderesti tutti i giorni per la sua bellezza o importanza ?

Da questo punto di vista il ruolo del portiere di calcetto è ingrato, perché spesso gli interventi più importanti risultano anche quelli meno vistosi e spettacolari per chi non è del “mestiere”.

In ogni caso me ne ricordo uno forse più unico che raro su tiro libero proprio contro il Circolino due stagioni fa. Sulla respinta ero sdraiato a terra e la palla si impennò proprio all’interno dell’area, il giocatore arrivò schiacciando di testa a botta sicura sotto la traversa con la porta in pratica sguarnita ma con un colpo di reni riuscii a tuffarmi d’istinto in alto e a deviare sopra la traversa la palla che in pratica era già dentro.

 

9) Sei un giovane ma con già diversi anni di esperienza di calcio a 5 regionale, nei tuoi primi anni di militanza in questo sport, quali sono le cose che più hai apprezzato e quali ti hanno fatto crescere? Cosa ti senti di consigliare alle società toscane per far crescere e maturare i giovani?

Ho sempre apprezzato nonostante l’età, la stima e la simpatia che sentivo rivolta nei miei confronti ed i consigli che mi venivano dati.

La seconda è una domanda difficile, come diceva anche il mio compagno in una precedente intervista i giovani che provengono quasi sempre dal calcio a 11 o dall’amatoriale non hanno tanta voglia di sbattersi. L’unica soluzione probabilmente sarebbe creare delle scuole calcio apposite, dove i ragazzi inizierebbero proprio con il calcio a 5 senza passare dal “fratello maggiore” e quindi potrebbero appassionarsi e imparare le basi di questo sport sin da bambini. Per far crescere un giovane bisogna stimolarlo a voler imparare divertendosi e facendolo sentire comunque tenuto in ottima considerazione e mai abbandonato a se stesso, quindi per questo è importante una società forte e sempre presente.

 

10) Un saluto o un ringraziamento particolare a?

Un ringraziamento al mio presidente Luca Marè e al mister Ardelletti per la stima che mi hanno sempre dimostrato. Ringrazio inoltre anche voi per la simpatica iniziativa e per la visibilità che date a questo sport “minore”(solo nella testa di chi lo gestisce). Un saluto ai miei compagni di squadra vecchi e nuovi e a tutti quelli che mi conoscono!

marcao
00mercoledì 16 luglio 2008 12:37
Grande Camo!!!! [SM=g1514854]

Certo che lunedì sera però ne potevi parare almeno 2 di rigori dato che sai benissimo che uno dei nostri giocatori (che tra l'altro insiste a provarci [SM=g9310] ) non segnerebbe un rigore nemmeno nella porta del calcio in costume fiorentino [SM=g7532] [SM=g7532] [SM=g7532]

[SM=g1503469] [SM=g9313] [SM=g1542648]
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