Un buon Matarazzo viene sconfitto sul campo massese, complice qualche cambio poco azzeccato e la mancata grinta.
Matarazzo C5 Livorno: 1) Dello Iacono Emiliano, 2) Vajani Alessio, 4) Gambuzza Gianluca, 5) Berti Daniele, 6) Sangiorgio Emiliano, 7) Magnozzi Matteo, 8) Voir Matteo, 10) Audiberti Andrea (C), 11) Guidi Claudio, 12) Nunziata Gianluca.
Allenatore: Alati Dario.
Reti Matarazzo: (1) Sangiorgio Emiliano, (1) Voir Matteo, (1) Vajani Alessio, (1) Guidi Claudio.
E' una sconfitta che non ci voleva, visto che si trattava di uno scontro diretto, ma possiamo dire che il segnale lanciato dalla formazione di mister Alati è buono, seppur le giornate stiano passando e i punti persi stiano aumentando.
L'Atletico Apuania è una buona formazione, compatta ed unita esattamente come lo scorso anno, che ha saputo approfittare delle inesatte (a mio parere) scelte tecnico/tattiche di Alati e ha avuto maggior grinta nella ricerca del risultato. Una bella partita, peccato per il risultato, ma un pari non sarebbe stato un furto. Osserviamo la cronaca.
Temperatura lievemente rigida e un'abbondante dose di umidità: questo è lo scenario in quel di Ronchi, teatro dello scontro tra Atletico Apuania e Matarazzo C5 Livorno.
E' uno scontro diretto in chiave salvezza e nessuna delle due compagini ha voglia di lasciarsi scappare preziosi punti.
L'inizio è di marca ospite: Gambuzza scalda il destro con un tiro dalla distanza, malamente tarato. I locali rispondono con un fiacco contropiede. Fase di studio interrotta dal vantaggio labronico: Berti assiste Sangiorgio che, con un diagonale debole ma chirurgico, infila il buon estremo massese. 1-0.
Il pareggio è, però, dietro l'angolo: gl'amarantazzurri prendono la mira cogliendo un palo e, infine, forano Dello Iacono con una violentissima botta centrale, dritta nel sette. 1-1.
Il Matarazzo reagisce con una sterile conclusione di Berti, sugli sviluppi di un corner; dall'altra parte Dello Iacono è chiamato in causa su un tiro dalla distanza e con un'uscita al limite dell'area. Improvvisamente, mentre l'Apuania guadagna campo, Guidi serve all'indietro Voir che, con un'autentica legnata, insacca il momentaneo vantaggio livornese. 2-1.
Con il nuovo vantaggio gialloblu, l'Apuania preme e si sbilancia. E' quindi logico il batti e ribatti: grosse occasioni per Vajani e Magnozzi, il quale colpisce un palo da un angolo impossibile; ottime le risposte di Dello Iacono, sui rapidi contropiedi locali. Poco prima del termine del primo tempo, l'Apuania riesce a reggere il pareggio: un violento diagonale dalla destra viene fatalmente deviato da Voir che, dopo quello con l'Elba, colleziona il suo secondo autogol consecutivo. Qui si conclude la prima frazione.
La ripresa inizia subito con una botta dalla lontananza dei padroni di casa, neutralizzata da un attendo "Puma" Dello Iacono. Dopo l'abbrivio amarantazzurro, arriva una scarica gialloblu: pericolosissima punizione di Magnozzi, grande saetta di Gambuzza e un pericoloso contropiede orchestrato da Guidi e Magnozzi, spentosi nelle braccia del portiere locale. Conclusa la buriana ospite, l'Apuania coglie una traversa ed impegna Dello Iacono, fino ad infilarlo su una sua ribattuta, generando il primo vantaggio massese. 2-3.
Nelle file livornesi rientra qualche "senior", ovvero qualche pezzo pregiato, e il match si incanala nuovamente verso Livorno: grossi pericoli dai piedi di Vajani, sempre servito da Magnozzi. Dopo una disattenzione difensiva, spenta da Dello Iacono, il numero 2 labronico azzecca il colpo: furibondo contropiede, partito dalla propria area, e micidiale botta in diagonale che si infila nell'angolo lontano. 3-3.
Si ristabilisce la parità, ma il mister Alati stravolge la formazione ospite, generando un prevedibile caos: i locali si impadroniscono del possesso palla e dell'iniziativa offensiva, mentre il quartetto labronico non fornisce adeugato supporto nelle ripartenze. L'Apuania colleziona diverse occasioni, fino a trovare il nuovo (e definitivo) vantaggio con un devastante missile da metà campo, sul quale arriva in ritardo la chiusura di Gambuzza. 3-4.
Un contropiede letale, sull'out di sinistra, porta poi al 3-5, pochi minuti dopo.
A questo punto Alati rimette dentro la formazione "chiave", ma è ormai troppo tardi: l'Apuania è collaudato e ben caldo, il tempo stringe e il nervosismo (vedere l'insolita ammonizione di Guidi, per proteste) serpeggia nelle file ospiti. Il colpo di grazia viene inferto su un bel taglio apuano, derivante da un calcio di punizione. 3-6.
L'ultima rete, a tre minuti dal termine, viene infilata da Guidi, infervorato e ribollente di rabbia, servito sul secondo palo da Audiberti. Il match si conclude qui.
Un'occasione sprecata dal Matarazzo, senza nulla togliere alla buona formazione di Vatteroni. I labronici perdono altri tre punti nella corsa alla salvezza e guardano, scrutando la prossima settimana, al pericoloso incrocio con l'ASI Agliana, desiderosi di ritrovare la grinta e i tre punti.
PAGELLE
Dello Iacono: 6+. Non è un grande Puma, lo si vede subito. Il campo è piuttosto scivoloso e la presa, molte volte, non è tanto per la quale. Straordinario, comunque, nell'amministrazione della propria porta, come al solito. Prende due reti da notevole distanza, confermando una serata ordinaria rispetto alle altre, nelle quali risplende in mezzo ai pali.
Eclissato.
Vajani: 6.5. Non è un minutaggio adatto lui: ristretto ed essenziale. Viene inserito per tentare di cambiare volto al match e, teoricamente, ci riesce, ma viene subito rimandato in panchina. I suoi sostituti non sono all'altezza e, di lui, rimane un buon match, qualche scaramuccia con Voir e una gran bella rete del pareggio.
Esiliato.
Gambuzza: 6. Parte titolare e non dev'essere un compito facile. Tuttavia vi riesce alquanto discretamente, evitando grossi errori ed amministrando con cura il possesso palla dei gialloblu. Nella ripresa, invece, perde qualche colpo, visto il marasma apuano che si stava verificando. Pericoloso dalla distanza.
Arciere.
Berti: 6. Potremmo copiare ed incollare la pagella di Gambuzza e porla esattamente qua, nello spazio riservato a Berti. Ma sono due giocatori diversi, seppur la sostanza sia la stessa. Meglio il primo del secondo tempo, un buon possesso del pallone e, visto la mancanza di balistica di tiro di Gambuzza, serve un assist a Sangiorgio che gli pareggia lo score.
Fase di decollo.
Sangiorgio: 6+. Non un match straordinario, nonostante l'avvio col botto, quando trova una pregevole rete di precisione. Per il resto è abbastanza anonimo, anche se ci prova in tutti i modi a rendersi pericoloso. Non è quello visto nel primo tempo all'Elba, ma nemmeno il sosia della ripresa isolana.
Incognita.
Magnozzi: 6+. E' evidentemente l'uomo d'esperienza della banda gialloblu, ma stasera non riesce ad incidere. Quanto più l'avversario, è la sfortuna che gli si mette tra le gambe: un palo, una punizione deviata e tante iniziative spezzate dall'imprecisione. Sembra dare anima e corpo e parrebbe integrarsi molto bene nei meccanismi tattici di Alati.
Iellato.
Voir: 6.5. Ancora una buona prestazione del carro armato labronico. Trova continuamente la via del gol e, in fase di chiusura, sembra dare una buona sicurezza. Oltre alle sue caratteristiche tecniche, ricordiamo che è un vero e proprio concentrato di rabbia e determinazione (anche troppa, se vediamo il finale di primo tempo). Clamorosa, la bomba con la quale infila la rete del 2-1.
Tritolo.
Audiberti: 6.5. Non risolve le partite, le sostiene. E' veramente mezzo scheletro di questo Matarazzo, ancora un pò informe ed inesperto. Quando non c'è in campo, si vede subito: disorganizzazione, tanti urlacci e poca sicurezza nelle retrovie. Ovunque venga posto, fa sempre il suo lavoro. Offre l'assist a Guidi, per l'ultima rete del match.
Multivitaminico.
Guidi: 6+. Come al solito, è uno dei pochi che riversa veramente tutto sul rettangolo di gioco. Corre fino all'ultima goccia di sudore e non fa neanche mezzo passetto indietro. E' una costante insidia per la retroguardia avversaria, che abbia il pallone o che lo stia cercando. A volte, però, esagera e se la prende pure col DG, beccandosi una bell'ammonizione. Segna la rete del 4-6.
Adrenalina.
Alati: 5. Unico insufficiente di giornata, purtroppo. Non sembra capire molto come vadano (secondo l'opinione generale) gestiti i nuovi arrivi e le vecchie fiamme. Il risultato, ancor più purtroppo, gli da torto ulteriormente. L'assetto e il gioco vanno bene, ma bisogna fare più attenzione a come muove le pedine.
Sotto scacco.
Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno