Matarazzo C5 Livorno - Atletico Apuania 3-3 (1-1 pt)

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HellaSmatto
00sabato 22 gennaio 2011 03:46
Primo pareggio stagionale e primo punto del 2011, per il Matarazzo. Un bel match, quello con gli apuani, con un pareggio meritato e quasi stretto.
Matarazzo C5 Livorno: 1) Dello Iacono Emiliano (GK), 5) Lucchesi Gabriele, 7) Magnozzi Matteo, 8) Voir Matteo, 9) Rigolino Alessio, 10) Audiberti Andrea (C), 11) Vajani Alessio, 12) Nunziata Gianluca (GK).Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo: (2) Magnozzi Matteo, (1) Audiberti Andrea.

In una Livorno ibernata da una glaciale tramontana, giunge l'Atletico Apuania di Carlo Vatteroni, diretta concorrente per la lotta salvezza. La battaglia è stata dura, sofferta e aspra, come da pronostico. Ma, invece che inferire su dei livornesi psicologicamente instabili, i carraresi hanno impattato nella potente reazione d'orgoglio della ripresa, quasi capace di regalare tre punti alla formazione gialloblu. Scopriamo, dunque, la cronaca della partita.

Prima dell'inizio del match, viene osservato un minuto di silenzio per il militare italiano, Luca Sanna, caduto recentemente in Afghanistan. Terminato il tributo al giovane soldato connazionale, il match può principiare.
Nonostante il primo tempo non regali eccessive emozioni sottoporta, l'inizio è subito acceso: gli ospiti si fanno vedere con un bel diagonale dalla destra, uscito di pochissimo a lato dell'incrocio dei pali. I padroni rispondono con un contropiede sull'asse Audiberti-Magnozzi, con la conclusione di quest'ultimo deviata dalla retroguardia carrarese. Il Matarazzo sembra essere in serata buona: altra cannonata, stavolta di Vajani su sponda di Audiberti, che viene prontamente disinnescata dall'estremo ospite. L'abbrivio livornese, tuttavia, viene subito contraddetto da una doppia occasione amarantazzurra, con il palo e un super Dello Iacono che fanno da protagonisti, evitando il peggio. Proprio quando i livornesi sembrerebbero ritornare sulla retta via, con una buona punizione di Magnozzi ribattuta dalla difesa, l'Apuania passa improvvisamente in vantaggio: da un'innocua ripartenza, anche piuttosto lenta, sull'out di sinistra, gli ospiti lasciano partire un diagnale non irresistibile che inganna il "Puma" Dello Iacono. 0-1.
La rete carrarese è un pugno nello stomaco, al quale i livornesi reagiscono immediatamente: non passano neanche tre minuti, infatti, che un tiro di Audiberti dal limite si trasforma in una carambola letale nell'area ospite, infilata in rete dal tap-in di Magnozzi. 1-1.
Nei successivi minuti l'arbitro ci metterà del suo: su un contropiede, praticamente a rete, del Matarazzo, il DG non vedrà una trattenuta ai danni di Audiberti e l'Apuania si renderà pericoloso con il contropiede; un minuto più tardi, con un laterale battuto dalla riga sbagliata, gli uomini di Vatteroni grazieranno i locali, sbagliando il gol più facile del mondo a porta sguarnita. Il primo tempo andrà scemando con qualche tiepida iniziativa a testa, senza troppi brividi nè pericoli, terminando in parità.
L'inizio di ripresa è un thriller, per il Matarazzo; l'Apuania passa immediatamente in vantaggio con una rete molto fortunata: un tiro dalla metà campo, totalmente fuori misura e troppo potente, verrà intercettato dallo sfortunato zigomo di Lucchesi che lo convertirà in autorete, prendendo in controtempo Dello Iacono. 1-2.
Nonostante lo spettro della solita sfortuna si affacci sul Roller Soccer, i labronici rispondono subito: Audiberti lancia Vajani, il quale viene fermato, prima, dall'uscita del portiere carrarese e, dopo, dal salvataggio sulla riga di un difensore. Con quest'occasione, forse, la psiche livornese crolla e l'Apuania cala il carico da undici, raddoppiando il vantaggio: laterale ospite, passaggio millimetrico per il solitario uomo sulla sinistra e diagonale preciso, senza repliche. 1-3.
Da questo momento, però, l'orgoglio labronico si ripristina e i ragazzi in gialloblu tirano fuori gli attributi: Lucchesi si fa subito pericoloso dalla destra, chiamando il portiere avversario alla parata. Nel frattempo, nelle file labroniche, uno spento Dello Iacono, in preda alla temperatura rigidissima e a vari dolori, lascia spazio al secondo Nunziata, prossimo protagonista del match.
Dopo una splendida combinazione Magnozzi-Rigolino, fermata ancora dall'estremo carrarese, il neo-entrato portiere labronico compierà due miracoli, il primo su corner e il secondo sulla sua ribattuta, dal limite dell'area. Queste, però, sono le ultime cartucce pericolose dell'Apuania: il Matarazzo monta in cattedra e assedia incessantemente l'area ospite, senza dare tregua alla retroguardia di Vatteroni. L'estremo amarantazzurro è chiamato agli straordinari: Magnozzi lo impegnerà ben tre volte in pochi minuti, seguito a ruota dalla legnata di Lucchesi, stoppata a terra in due tempi. Mentre gli urlacci del mister carrarese iniziano a farsi sentire per tutto l'impianto, i livornesi accorciano: mischia furibonda in area, tocco di Magnozzi che viene solo deviato dal portiere, pallone che rotola lentamente verso la porta, sbattuto in rete violentemente da Audiberti. 2-3.
L'olifante è suonato, la gola di Roncisvalle, dove l'Orlando gialloblu è braccato dalla truppe ospiti, si accende in una bellissima battaglia: le sorti si rovesciano e i livornesi schiacciano l'avversario. Un contropiede ospite, tuttavia, rischia di chiudere la festa, ma il palo alle spalle di Nunziata salvaguarda i fuochi d'artificio del finalissimo. A due minuti dal termine, Voir scaglia una rasoiata verso la porta avversaria, ma il portiere risponde sicuro. Quando mancano sessanta secondo alla chiusura, però, arriva il diagonale secco di Rigolino, stampato sul palo, ad offrire la ribattuta facile al "solito" Magnozzi. 3-3.
Questo entusiasmante match si conclude qui, con la rabbia ospite e il sospiro di sollievo dei locali.

Sebbene conquistato nell'ultimo giro di lancette, questo punto va pure stretto al Matarazzo. Il pareggio, alla fine, è il risultato più giusto. I livornesi restano nella casella rossa ma, finalmente, arrivano in doppia cifra, raggiungendo quota 10 punti. L'Apuania si ferma a 14, con la fuga verso la salvezza bloccata dal galeotto tocco di Magnozzi proprio allo scadere. Questo punto, al di là del valore intrinseco, è un bel carico di morale, che potrebbe essere decisivo in vista delle visità della Verag, programmata per mercoledì. Complimenti all'Apaunia di mister Carlo Vatteroni, ovviamente.

PAGELLE

Dello Iacono: 6 (per la scelta).
E' brutto dirlo, lo so, ma le primavere passano per tutti e, mano a mano che si sale di livello, il loro valore aumenta esponenzialmente. Anche stasera, infatti, non è il "Puma" che ha reso famoso questo soprannome. Nonostante un miracolo, subito ad inizio match, il resto della partita è scialbo, acciaccato e pericolante. Qualche intervento rischioso, poche urla dalla sua bocca e troppe volte quella testa si è messa a guarda in basso, forse cercando un perchè. Saggia la scelta di farsi da parte nella ripresa. Luna calante.

Nunziata: 7. E se c'è un Sole che tramonta, dall'altra parte del mondo ce n'è uno che nasce. Il nostro si chiama Gianluca Nunziata e batte forte come quello d'Agosto. Entra a match iniziato, con tre reti già subite e non permetterà più il passaggio degli apuani. Una grinta ineguagliabile, un paio di miracoli al pronti-via e tanta voglia di dimostrare che i maestri insegnano ma l'allievo, prima o poi, li batte. Una prestazione che da tante garanzie per un futuro prossimo, molto prossimo. Luna nuova.

Lucchesi: 6.5. L'arbitraggio è un pò inglese e il gioco inizia a farsi duro. No problem, ci pensa il "Ghighe". Mister Alati gli da sicure indicazioni e lui le segue alla lettera, iniziando a scombussolare i piani dell'avversario. Corroso da un dolore lancinante alla caviglia, rischia anche il crack del ginocchio ma continua a correre, senza pensarci e lottando per il vessillo labronico. Nella ripresa inizia a farsi pericoloso anche in termini di occasioni da gol e, questo, potrebbe dare un valore aggiunto per le prossime uscite. Veramente dannoso per l'avversario e mai domo. Indigesto.

Magnozzi: 7. Ci voleva tanto? Dopo l'ectoplasmatica comparsata con l'Only Sport, il capocannoniere di casa Matarazzo rimette in funzione cervello e gambe. Mette in saccoccia l'ennesima doppietta, tutta opportunismo e intelligenza tattica, rischiando anche di regalare la vittoria ai suoi, proprio al suono del gong. Si è rivisto il suo carisma e la sua grande visione di gioco, accoppiate ad un pragmatismo ottimo sottoporta. Questo nuovo, vincente mix ha permesso il pareggio della partita e tante buone idee venute fuori nel corso del match. Da conservare in luogo fresco e asciutto. Lunga conservazione.

Voir: 6.5. La sua effige risiede in ogni spogliatoio arbitrale e, sulla sua testa, ci stanno parecchie migliaia di dollari. Anche stasera, immancabilmente, ha da ridire sull'operato del DG e viene ammonito, andando a saltare la trasferta di Cascina. A parte questo, poi, in campo è davvero importante: gran parte della grinta e della determinazione che il Matarazzo ha mostrato stasera escono fuori da lui, il Rambo dei Fossi. Fare a sportellate con l'avversario è un piacere, scaldare il suo poderoso destro è un diletto. Non segna, ma quel piedino salva, per ben tre volte, le superiorità numeriche dell'Apuania. Fortezza.

Rigolino: 6+. Stasera abbiamo visto più impegno e più concentrazione, ma anche tanta sfortuna. Una serie spaventosa di rimpalli persi, infatti, ha reso ordinaria una bella prestazione del numero 9 livornese, sicuramente il più mobile e rapido. Si è visto anche nelle vesti di difensore, dove è riuscito a compiere il proprio dovere senza sbavature e senza peccati. All'ultimo secondo, quando l'ennesima disfatta andava materializzandosi, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro: staffilata sul palo e assist servito per Magnozzi. Silvan.

Audiberti: 7. Sì, capitano, mio capitano! E' un piacere vederlo giocare in serate come queste: non molla mai, non esce mai, non smette mai, non cede mai. E' una costante fastidiosa e impossibile da scacciare, per l'Atletico Apuania. Risolutivo in difesa, mette anche panico quando attacca. Sembrerebbe, poi, aver trovato continuità anche col gol: siamo alla seconda realizzazione in altrettante partite. Speriamo continui così, perchè vorrebbe dire che il capitano Audiberti, capitan Meraviglia, è definitivamente tornato. Download 99%.

Vajani: 6. Non ci piace, non ci piace proprio questo Vaja. Corridore a mezzo servizio, apparentemente svogliato e poco cinico, non riesce nemmeno stasera a bucare la retroguardia avversaria. Cade nella trappola dei nervi tesi, quella trappola che la lotta salvezza innesca sempre, giornata dopo giornata e lascia il match nel secondo tempo, incolpando il freddo. Se fosse solo un problema fisico, probabilmente, non gli daremmo così peso, ma se è anche la mente a fare le bizze, allora potrebbe diventare un problema troppo lungo da risolvere. Psicolabile.

Alati: 6. Sì, è vero, quando ci sono solo sei giocatori di movimento effettivi le responsabilità si fanno meno, così anche le glorie. Il pareggio non è un'uscita casuale arrivata con la fortuna, il mister ha saputo ben impostare questo match, sapendo scegliere il momento giusto per aggredire alla gola l'Apaunia. L'obiettivo è andato in porto, con la speranza che questo vento in poppa perduri per le prossime giornate, snodi fondamentali per la nostra corsa salvezza. Mozzo.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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