Timec C5 - Matarazzo C5 Livorno 4-4 (1-1 pt)

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HellaSmatto
00venerdì 19 febbraio 2010 06:36
Pareggio che sa quasi di sconfitta per i livornesi. Match complesso, risultato raddrizzato e vittoria sfumata nel recupero.
Matarazzo C5 Livorno: 1 Dello Iacono Emiliano, 2 Dinucci Jacopo, 3 Frediani Giacomo, 4 Di Rosa Federico, 5 Scaringi Emanuele, 6 Sangiorgio Emiliano, 7 Vajani Alessio, 8 Voir Matteo, 9 Bonaretti Luca, 10 Audiberti Andrea (C), 11 Guidi Claudio. Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo: (1) Dinucci Jacopo, (1) Bonaretti Luca, (1) Audiberti Andrea, (1) Guidi Claudio.

La giornata gialloblu si apre all'aeroporto di Pisa, dove i giocatori e la tifoseria organizzano un'accoglienza incredibile al rientrante Vajani (poi, sfortunatamente, protagonista in negativo del match), appena giunto da un viaggio di lavoro.
Il match si presenta difficoltoso sulla carta: i lanieri, infatti, non perdono in casa da molto tempo e il campo dei locali è, per caratteristiche e dimensioni, assai inadatto per facili pronostici.
Vediamo, dunque, i dettagli di questo anticipo del giovedì.

Un Matarazzo al completo (mai successo in tutta la stagione) giunge all'ottimo palazzetto di Prato col compito di difendere il primato di classifica, guadagnato la scorsa settimana con la vittoria sull'AICS Rosignano; dall'altra parte, invece, c'è il Timec C5 che deve assolutamente evitare passi falsi per rimanere in piena lizza play-off.
L'abbrivio del match è tutto ospite: dopo qualche minuto di studio, Frediani ci prova due volte col destro, il suo piede non naturale, trovando prima il portiere e, poi, sparando a lato. Non ci sono molti spazi, per entrambe le formazioni, allora si decide di giocare molto il pallone, tentando di aprirsi un varco. I primi a riuscirci, stavolta, sono i locali: Dello Iacono è costretto a due interventi. in rapida sequenza, su due diagonali proveniente dalle due fasce. Mentre il Matarazzo sembra che stia cercando di far spompare l'avversario, i lanieri ci riprovano dalla distanza, ma un attentissimo Dello Iacono (il migliore dei suoi) disinnesca abilmente. Per i gialloblu, invece, risponde Scaringi con un ottimo diagonale ad incrociare che, però, fa soltanto la barba al palo. Si fa vedere di nuovo il Timec, prima sparando a lato dalla distanza e poi facendosi neutralizzare un tentativo ravvicinato dal solito "Puma" Dello Iacono. In questi primi minuti di match, Dello Iacono e Di Marco rappresentanto i due maggiori protagonisti della partita, uno da una parte e uno dall'altra. I labronici, intorno al quarto d'ora, trovano un'altra occasione con Bonaretti, servito centralmente da Guidi, ma anche il portiere dei pratesi è assai abile tra i pali. Un taglio centrale del Timec, poi, manda in tilt la retroguardia del Matarazzo che, fortunatamente, è graziata dall'imprecisione di Caciolli sotto porta. Per rispondere a tono, deve salire in cattedra Guidi (fin qui, infatti, si era cimentato soltanto a cercare un improbabile fallo, sempre negato dall'ottimo arbitro) che, in pochi secondi, prende il portiere e poi spara a lato sulla propria ribattuta. Risponde ancora il Timec, stavolta dalla sideralità per poi arrivare al primo squillo di Dinucci che, da posizione defilata, tenta un buon tiro ma poco preciso. Il tentativo del numero 2, però, è solo un preludio: lo stesso Dinucci, infatti, firma il vantaggio per il Matarazzo finalizzando un assist di Sangiorgio a porta sguarnita, concludendo un contropiede. 1-0.
Il vantaggio livornese, però, sveglia gli animi dei locali: Audiberti è costretto ad opporsi con i "gemelli di famiglia" ad una botta centrale dei bianchi, nonostante il dolore, però, il capitano innesca un contropiede che Vajani spreca davanti al portiere. Dinucci, poi, si fa amare dal pubblico con un salvataggio incredibile sulla linea di porta, con l'attaccante pratese ormai sicuro della rete, a Dello Iacono (insolitamente) battuto. Ma ci sono tutte le spie per un pareggio: Dello Iacono, infatti, è costretto a miracolare sull'ennesimo diagonale e, sulla ribattuta, non può nulla all'arrivo tempestivo di un locale che insacca, approfittando del ritardo di Vajani. 1-1.
Su questo risultato, giusto, si chiude la prima frazione di gara.
L'avvio della ripresa è firmato ancora Timec: i locali sparano alto, di prima intenzione, sugli sviluppi di un corner. E' ancora Dinucci, poco dopo, a salvare la porta dei gialloblu, intercettando il tiro dell'avversario sulla linea. Dello Iacono, poco dopo, miracola nuovamente su una punizione potente da posizione molto defilata del Timec. In questo primissimo scorcio di ripresa, quindi, sembrerebbe che i locali abbiano più carburante e maggiori motivazioni. Di Rosa, però, riporta in vita gli ospiti con un gran diagonale, salvato dal portiere. Il Timec, poco dopo, colleziona il terzo cartellino giallo, stoppando una solitaria discesa in contropiede di Bonaretti. Questo, però, è solo un risveglio illusorio: l'arbitro assegna male un laterale, Di Rosa si ferma a protestare mentre i lanieri giocano e, lasciato un uomo solo, a Pucci non resta altro che battere Dello Iacono e firmare l'1-2 locale.
Il contraccolpo psicologico è devastante: il Matarazzo è nervoso, gioca male e subisce gli attacchi dei bianchi. Dello Iacono è strepitoso, ancora, su una conclusione bellissima da laterale, colpita al volo e con incredibile potenza. Il gol, però, è molto vicino: Di Rosa colpisce di mano in piena area (rigore difficile da commentare, vista la pochissima distanza tra il tiratore e l'uomo del Matarazzo) e il Pucci trasforma il rigore dell'1-3.
Subita la terza rete, fortunatamente, gli ospiti scendono dalle nuvole e rivestono i panni di "capolista": Bonaretti mette subito paura con un ottimo tiro al volo, su assist di Di Rosa; pochi istanti dopo, ancora, Bonaretti spreca davanti al portiere, lasciandosi ipnotizzare. Al terzo tentativo, però, non sbaglia: un errore difensivo dei lanieri, infatti, innesca il numero 9 gialloblu che infila in diagonale per i labronici. 2-3.
Il Matarazzo è ora a pieno regime: Guidi impegna ancora l'estremo pratese con l'ennesimo diagonale defilato; pochissimo dopo, invece, Audiberti firma il pareggio servito sottoporta da Guidi, in contropiede. 3-3.
Raggiunto il pareggio, gli ospiti si ammosciano solo un attimo: Voir temporeggia troppo da ultimo uomo e lascia Caciolli da solo con Dello Iacono, il quale riesce a sbrogliare d'istinto. Ma la capolista è assolutamente viva: Audiberti spaventa ancora, approfittando di un laterale sbagliato dai locali. Arriva anche la punizione di Vajani, incredibilmente ciccata da Audiberti sotto porta e che sfiora il palo lontano. A coronare un momento di foga assurda, c'è il vantaggio: Audiberti esce splendidamente dal pressing di due avversari, portandoli in giro per il campo, e servendo Bonaretti che vede subito Guidi nel mezzo, impossibilitato a sbagliare. 4-3.
Il Matarazzo è di nuovo sopra e deve amministrare il vantaggio, aspettando in 7 minuti che lo separano dal triplice fischio. Arriva un occasione dalla sinistra per i pratesi, alla quale risponde Bonaretti, al quale viene strozzato l'urlo in gola da un miracolo del portiere avversario. Il Timec ci riprova e stavolta sono Dello Iacono ed il palo, assieme, a negare il pareggio. Guidi, nel frattempo, riceve l'ammonizione che il DG, probabilmente, aspettava da tempo di dargli. I pratesi innestano anche il portiere di movimento e Dello Iacono è costretto ad un altro miracolo, davvero incredibile, su tiro ravvicinato. Poi è lo stesso portiere laniere a provarci, ma la conclusione potente è alta. Bonaretti, nel finalissimo, salva incredibilmente la propria porta, capitando fortunosamente sulla riga. Il fattaccio, però, avviene qualche secondo dopo, appena chiamato il recupero: Vajani, in mezzo al campo con nessuno dietro, ritarda il passaggio facile, perde palla, la riconquista, tarda ancora a spazzare e tenta, con un'improbabile veronica, di uscire dal pressing: fallisce nel tentativo e, inesorabilmente, il Timec infila il pareggio a Dello Iacono, isolato. 4-4.
La rabbia e la furia pervadono tutto il Matarazzo, ma le punizioni di Audiberti e Dinucci sono salvata miracolosamente dalla difesa del Timec che, al fischio, può brindare allo scampato pericolo.

Match buttato dalla formazione di mister Alati che, dopo essere andati in svantaggio, escono dalla fase di troppa presunzione ed iniziano a correre umilmente, riuscendo a metter sotto gli avversari, tempestandoli di colpi e aumentando il pressing. Purtroppo, però, basta una circostanza per rovinare un match. Stavolta il capo d'accusa è Vajani, ma la lezione è per tutta la squadra: scendere dai falsi piedistalli che ci siamo creati e riniziare a lavorare umilmente, da operai. Solo così otterremo quello che vogliamo, col sudore della fronte.

PAGELLE

Dello Iacono: 7.5. Stasera il lavoro duro era previsto: il campo favorisce molte conclusioni e lascia ampi spazi.Questo non ha spaventato il Puma gialloblu che ha risposto per tutti i 60' agli attacchi dei lanieri. Purtroppo però, come il Messia, viene tradito dal Giuda di turno (Vajani, nell'occasione) a soli pochi secondi dalla fine. Non è un bacio ad incastrarlo, stavolta, ma una veronica di troppo. Il Cristo.

Dinucci: 6.5. Sembrerebbe sulla via del ritorno, finalmente, il buon vecchio "Dinu". Dopo qualche prestazione sbiadita e piuttosto anonima, i problemi di un tempo sono scomparsi ed è ritornato anche il sorriso. Buone giocate, molta corsa e soltanto piccoli errori di amministrazione. Ma, soprattutto, insuperabile la grinta, infinita la tenacia e la determinazione. La prima rete della gara è sua. Vecchia scuola.

Frediani: 6. Gioca soltanto il primo spezzone di gara, ma lo fa con il solito impegno e la solita accuratezza. E' lui, infatti, che offre i primi due brividi del match, concludendo con il suo piede sfavorito e mettendo paura all'estremo avversario. E' costretto, poi, ad osservare il match dalla panchina, seguendo questa partita poco adatta ai deboli di cuore. Cardiopatico.

Di Rosa: 6. La sostanza c'è, come al solito, ma stasera c'è qualche colpa di troppo da somministrare. La seconda rete, infatti, arriva da una sua negligenza: fermatosi a protestare con il DG, lascia libero di segnare il diretto avversario. Poco dopo, invece, è vittima delle circostanze: colpisce involontariamente di mano una conclusione ravvicinatissima che l'arbitro giudica da penalty. Incastrato.

Scaringi: 6.5. Decisamente una buona prova, quella del soldato di gialloblu vestito. Prende parte all'azione ad inizio e a fine gara, finendo tutti i caricatori a disposizione e non risparmiando neanche un alveolo dei propri polmoni. Non disgusta, assolutamente, anche i tentativi in porta: è il suo velenoso mancino che spaventa qualche volta il Timec. Nonostante tutte queste cartucce, molotov e cannonate sparate, i pratesi sembrano avere il giubbotto anti-proiettile. Guardia giurata.

Sangiorgio: 6.5. E' un ottimo "Scavicchio" quello visto nel palazzetto di Prato: sacrificio, tanta corsa per i compagni e i soliti tocchi magici, atti a creare occasioni pericolose. Il minutaggio, però, non è dalla sua parte e lui deve impegnarsi a dare tutto nel tempo concesso: offre un assist, non compie errori e lavora per il bene comune, riuscendo quasi sempre nell'intento. Maturo.

Vajani: 5-.
Che brutta, brutta serata. Nonostante l'accoglienza calorosa di compagni e tifosi, all'aeroporto, il numero 7 labronico sembra il "Bello addormentato nel bosco". Leggermente instabile, dal volto crucciato e dal passo pesante, Vajani arriva spesso in ritardo sui palloni e non crea pericoli ai pratesi. Quando, però, sembrerebbe che tutto sia andato per il meglio, arriva il bacio traditore: amoreggiando con la palla, da ultimo uomo, tradisce il povero Dello Iacono con una veronica galeotta, intercettata dal rapace avversario. L'Iscariota.

Voir: 6+.
Buon match per il ritrovato Peter Pan, ma c'è mezzo punto in meno per un errore in stile "Iscariota" che, però, viene salvaguardato da Dello Iacono. Nonostante questa defiance, però, Peter ce l'ha messa tutta ed è stato assai importante al gioco ospite e dannoso per i locali. Si ricordano l'assist per Bonaretti e la velenosissima punizione nella ripresa. In agguato.

Bonaretti: 6+. Un passo avanti, rispetto alle altre uscite, ma siamo ancora lontani dallo stato di forma ottimale di inizio stagione. Abbiamo rivisto un pò di Lucky Luke scattante, pericoloso e imprendibile, ma poco appuntito e capace di segnare (dopo molte giornate di secca) soltanto in un occasione. Le premesse per un grande finale di torneo ci sono, vediamo di mantenerle. Rinsavito.

Audiberti: 7.
Quando i nervi crollano, ne rimane soltanto uno: il capitano. Il solito, grande Audiberti, infatti, è stato l'unico a mantenere la calma e la lucidità nei momenti bui della gara. Grazie a questo, il Matarazzo era riuscito a portarsi in vantaggio, per poi concludere male. Lascia ginocchia, cavigle e mezzo polmone nella palestra pratese, soprattutto in occasione della quarta rete, quando esce dal pressing di due avversari come un vero trattore. Golden boy.

Guidi: 6. C'è chi va avanti e c'è chi va indietro: per ora, Little Cloud, era sempre andato "adelante", stavolta è indietreggiato. Sicuramente non un peso massimo, è abiutato a recuperar preziosi falli approfittando della massa avversaria, ma stasera non è così: l'arbitro lo prende di mira e non gli concede nulla; lui si incaponisca, si innervosisce e spreca lucidità preziosa per la causa gialloblu. Segna e fornisce un assist, comunque! Punzecchiato.

Alati: 5. In questo pareggio che sa molto di sconfitta, ognuno ha le sue colpe, e il mister è consapevole delle proprie. Aspetta forse troppo, infatti, prima di settare la sua formazione nella modalità "esplosiva" che ha messo in difficoltà il Timec nella ripresa e aspetta forse troppo, ancora, nel togliere quel povero Vajani che, travolto da tutte le colpe, si è giocato il match in un attimo di follia. Carpe diem.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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