Forse non è il posto giusto dove lasciare commenti di questo tipo, ma visto che l'argomento è stato lanciato mi è venuta voglia di scrivere 2 righe.
Il problema degli "italo" esiste...ed'è vero che in serie A trovare italiani è difficile, così come in A2...in nazionale poi...
C'è da considerare una cosa però...il calcio a 5 è "sotto" il calcio a 11..(e questo di per sè non è un bene....) e quando una società di C5 vuol prendere un qualsiasi giocatore....questo solitamente è tesserato per una società di calcio.
Noi abbiamo una squadra giovanissima che ha fatto molto bene, (campionato e coppa non è roba da poco!!), quindi per esperienza vissuta dico che è difficilissimo poter prendere ragazzi bravi senza imbattersi in società di C11 che non vogliano lucrare sul tesseramento...o sul famoso "premio preparazione".
Ci sarebbero sicuramente molti più italiani in giro se non si dovesse rendere conto al C11.
Si dice che il calcio a 5 è un altro sport...quindi...così come posso giocare a tennis e a bocce senza problemi di tesseramento....così dovrei poter giocare a C5 e a C11 con la massima libertà...
Questo è a mio avviso un passo imprescindibile per la crescita del movimento...
Senza lo status di giocatore di calcio a 5 non si può certo criminalizzare le società di C5 che scelgono una "strada straniera"....spesso più economica e quindi più redditizia.
Se far crescere i giovani non è una priorità di una federazione che esiste da più di 100 anni e per altri 100 e 100 ancora esisterà, deve esserlo per una società che spesso dura lo spazio concessale dai sacrifici di chi solitamente si muove solo per passione??
Antonio