I nerazzurri rompono definitivamente il ghiaccio e, con due improvvise intuizioni nella ripresa, si presentano alle porte del PalaNovelli, in finale.
29 Amabile Carlo (GK), 2 Burchielli Fabio, 3 Birindelli Alessandro, 4 Gabbrielli Maurizio, 5 Giunta Alessandro, 6 Burchi Tommaso, 7 Gjoka Florion, 8 Celandroni Claudio, 9 Franco Simone, 10 Birindelli Alessio (C), 11 Giacomelli Andrea, 12 Landi Andrea (GK).
Allenatore: Pannocchia Marco.
Futsal Cascina: 1 Salutini Giacomo (GK), 2 Umalini Dario, 3 Casaregola Cosmo (C), 4 Deri Simone, 5 Mulargia Antonio, 6 Ghelardi Luca, 7 La Rocca Sergio, 8 Rocchi Alessio, 9 Tavella Roberto, 10 Salvini Milko, 11 Bartelletti Niccolò, 12 Gambini Mirco (GK).
Allenatore: Mitidieri Giuseppe.
Reti IGP Pisa: (1) Birindelli Alessio, (1) Franco Simone, (1) Giacomelli Andrea.
Reti Cascina: (1) Bartelletti Niccolò.
La finale, il match dei matches, è decisa. Nel doppio scontro infernale del Pesenti, alla fine, è uscito un vincitore: porta la croce di Pisa sul petto e veste di nerazzurro. E' l'IGP, l'indomabile quintetto che ha steso anche il Cascina, avversario temibile e preparato.
E se, a pochi chilometri di distanza, quel Giovanile Montecalvoli, rivelazione delle rivelazioni, sta mostrando alle folle l'ennesimo miracolo sportivo, alla stregua del Nazareno per le strade della Galilea, al Pesenti non si può rischiare così tanto: l'apparato cardio-circolatorio di gente come il mister Pannocchia, probabilmente, non reggerebbero all'urto, soprattutto dopo una stagione di questo calibro. Ma ai cancelli del Paradiso, dove incroceranno le spade con la suddetta compagine di S. Maria a Monte, ci saranno proprio i crociati dell'IGP: dopo un tempo di estremo equilibrio e sessanta minuti di tensione massima, i nerazzurri sfoderano due colpi al cianuro, come il più letale dei cobra, per stendere il Cascina e condannarlo alla seconda sconfitta consecutiva, in due anni, nelle semifinali play-off. Vediamo il dettaglio.
L'attesa è finita, Caronte e la sua barca hanno traghettato le anime cascinesi e pisane fin qui, al Pesenti, dove l'Inferno è pronto per uscire dalle viscere di questa Terra e inghiottire chi non sarà abbastanza forte da resistere. All'andata si era rimasti sul "nulla di fatto", con un pareggio vantaggioso per la compagine di Pannocchia ma con tante, troppe cose ancora di dirsi. E a quest'Armageddon sportivo hanno voluto partecipare in molti: come all'andata, forse anche di più, l'impianto cascinese si è riempito di uno stuolo di fedeli, rendendo l'atmosfera ancor più elettrizzante.
Il fischio d'inizio da libero sfogo agli spiriti dannati di queste due formazioni, ancora nel limbo: chi andrà in finale? I primi a volersi togliere il dubbio, sembrano essere i ragazzi dell'IGP: la prima occasione è per Giacomelli, lesto a sottrarre palla a Casaregola, e a sparare in diagonale dalla destra. Salutini, però, vigila con sicurezza.
Il primo brivido è passato, la contesa può entrare nel vivo. Al 4' giunge la prima, vera occasione da rete: Salvini gioca di prestigio sull'out mancino e, in due tentativi, cerca il gol ma Amabile respinge entrambe le volte, spedendo in corner. Per rispondere all'offensiva "ospite", c'è ancora Giacomelli: il Cascina pasticcia in difesa e lui sbroglia il tutto con una legnata spaventosa verso la porta, parata (sfortunatamente o fortunatamente, giudichi lui) di faccia da Salutini, che verrà soccorso, dolorante. Un minuto dopo, il numero 11 crociato coglierà anche un legno: è la traversa a dirgli di no, dopo aver raccolto la ribattuta della barriera sulla sua precedente punizione dal limite.
Al 10' il match ebolle: Salvini rischia il vantaggio con un'involata solitaria, neutralizzata dall'uscita tempestiva di Amabile (sorge il dubbio del tocco fuori area da parte dell'estremo pisano); sullo stesso contropiede, Giacomelli conclude assurdamente fuori, a porta sguarnita, sull'assist orizzontale e perfetto di Franco. Ma c'è ancora IGP: Amabile lancia lungo per Franco, bravissimo nello smarcarsi, ma il suo insidioso diagonale si stampa sulla base del palo lontano, strozzando l'urlo in gola al Pesenti.
E nel momento migliore dell'IGP, passa l'avversario: disattenzione difensiva dei crociati, Mulargia elude l'intervento di Gjoka e, nell'area pisana, svirgola la conclusione spedendola sul secondo palo, dove, appostato e pronto, c'è Bartelletti perfettamente in orario con l'appuntamento al gol.
0-1.
Il vantaggio cascinese fa esplodere l'ala gialloblu e gela quella pisana che inizia a veder materializzarsi spettri di maligna natura. Al 14', pochi secondi dopo la rete ospite, Salutini conserva il risultato con un intervento strepitoso sul ravvicinatissimo Giacomelli. Ma niente può, nemmeno lui, sul perfetto diagonale lasciato partire da Birindelli, dalla fascia destra, dopo aver ricevuto il corner di Franco. La palla si infila dritta e precisa nell'angolo lontano, lasciando esplodere i tifosi nerazzurri.
1-1.
Il pareggio ristabilisce l'equilibrio e mette nuovamente sotto l'ovattata morsa della tensione il match. Dalla rete pisana in poi, infatti, la gara sarà scarsa di grossi brividi fino all'intervallo: le uniche occasioni, nel finalissimo, degne di nota sono di Gjoka (rasoiata diagonale al lato dalla sinistra) e Ghelardi che devia sottoporta, con Amabile in uscita, ma spedisce troppo alto il pallone. Registrata anche l'ammonizione di Bartelletti, colto da cinque minuti di furia, il primo tempo termina qui.
Sono passati già trenta minuti e, al Pesenti, le sorti sono ancora tutte da decidere.
La ripresa, comunque, non lascia niente in sospeso: l'inizio è esplosivo. Archiviato l'impreciso tentativo di Giacomelli dalla distanza, il Cascina è subito pericolosissimo con una tripla occasione in pochi secondi: La Rocca taglia nel mezzo, ma Birindelli anticipa tutti, riconsegnando, però, la palla al numero 7 avversario, il quale lascia partire un bolide che Amabile para ma non trattiene, sulla ribattuta si avventa ancora La Rocca, ma il diagonale sarà impreciso di pochissimi centimetri. Questo risveglio incendiario del Cascina mette in guardia Pannocchia, prontissimo a richiamare all'attenzione i suoi combattenti. Nonostante i vari tentativi, però, il Pisa non riesce a sfondare la solida retroguardia cascinese: Birindelli sarà impreciso e troppo distante, mentre Giacomelli verrà anticipato da Casaregola sull'illuminante taglio di Franco. Al 7' si registra l'ammonizione di Mulargia, per proteste, dalla panchina. Al 9' è ancora il Cascina a rischiare il gol: Amabile si supera sul tentativo di autogol di Franco, giunto in corsa forsennata nell'anticipare l'attaccante avversario e, sulla ribattuta, Bartelletti colpirà il palo a botta sicura. Altri due brividi e parecchia paura, quindi, per il Pisa. Nei successivi due minuti, c'è ancora Cascina: La Rocca manca l'impatto col pallone a porta vuota, sul secondo palo; mentre Amabile sale sugli scudi con un doppio intervento pazzesco sulla punizione di Bartelletti e la sua ravvicinatissima ribattuta. A porre fine alla buriana gialloblu, manco a dirlo, è ancora Giacomelli: il vichingo dell'IGP sottrae ancora palla a Casaregola e, da solo davanti al portiere, spara di poco alto (azione viziata da una vistosa trattenuta sul pisano). Al 18', Mulargia conclude dalla destra con una saetta imprevedibile, ma Amabile è ancora lesto a difendere la porta. E, improvvisamente, si spalancano i portoni per l'IGP: al 19', dopo una cavalcata sulla destra, Giacomelli supera, con un pallonetto orizzontale a tagliare l'area, il portiere Salutini in uscita, e, sulla morbida traiettoria del pallone, arriva Franco, rapido e freddo come un rapace, a insaccare a porta sguarnita. E' l'apoteosi.
2-1.
La rete nerazzurra azzoppa nettamente il Cascina, ormai costretto al miracolo. Nonostante il brutto colpo, Salvini e Mulargia provano a farsi pericolosi, ma raccoglieranno solo una parata di Amabile e una traversa. E al 27', quando i carburanti si stavano esaurendo, Amabile trova il lancio della vita, cogliendo perfettamente la corsa di Giacomelli, superbo nel toccare di punta e spiazzare Salutini, ancora una volta costretto all'uscita fuori area.
3-1.
Il Pesenti è ormai una bolgia, prettamente crociata. Il finale è convulso, caotico e fine a sè stesso: si vedono solo altri due miracoli di Amabile, su Mulargia e Casaregola e si nota l'espulsione di Mitidieri, reo di aver detto qualcosa di troppo ai direttori di gara. Terminato il minuto di recupero, il match si conclude: IGP Pisa batte Futsal Cascina per 3-1 e accede alla finalissima play-off, scontrandosi con il Giovanile Montecalvoli.
E' stata dura ma, alla fine, il padrone del Pesenti è stato incoronato: è l'IGP Club Calcetto Pisa, guidato da Marco Pannocchia e capitanato da un leone come Alessio Birindelli. Il Pisa batte il Cascina al termine di centoventi minuti di fuoco, lottati e sudati come mai prima. Non è un caso che, alla fioca luce dei lampioni di via Alessandrini, il cielo si colori timidamente di azzurro, bucando l'oscurità della notte: stasera c'è il nero e c'è l'azzurro, non c'è nient'altro. E' giusto festeggiare, il diritto è innegabile, ma attenzione: l'avventura è appena cominciata. Non si può bussare alle porte del Paradiso e poi andarsene in giro a esultare. Si bussa e si aspetta. Se non aprono? Faremo irruzione.
PAGELLE
Amabile: 7+. Non c'era bisogno di un profeta biblico per pronosticare che, seppur a 42 anni, l'estremo difensore pisano sarebbe stato uno dei protagonisti indiscussi di questi spareggi. E lui, con la riservatezza e l'ordine che lo contraddistinguono, ha risposto alla chiamata alle armi con estrema diligenza, senza sbuffi nè brutture. Più che all'andata, stasera l'IGP ha potuto contare su un apporto difensivo unico, ineguagliabile. Dopo un primo tempo di ordinaria amministrazione, con un paio d'interventi e poco più, nella ripresa si è incoronato d'alloro e, anche se dalle estreme retrovie, ha guidato questi epici pisani alla conquista della Gall... Di Cascina, scusate.
Gaius Julius Caesar.
Giunta: 6. Apparizione abbastanza rapida, ma non così anonima. Viene buttato nella mischia da Pannocchia quando mancano sei minuti e il risultato è di 2-1 per la sua formazione. Lui, che nella mischia ci sguazza ed è quasi invitato a nozze, non perde tempo e si mette immediatamente a disposizione dei compagni. Pochi i palloni toccati, ma nemmeno uno andrà sprecato. Avevo già detto che è una validissima alternativa? Probabilmente sì e, anche stasera, mi ripeterò. Finchè questo frenetico torello non mi smentirà, l'IGP potrà sempre contare sul suo importante apporto.
Inside man.
Gjoka: 7-. Un lungo passo avanti rispetto all'andata. Se nella prima sfida i suoi diretti rivali, ovvero Salvini e Bartelletti, lo avevano colto un pò alla sprovvista e lo avevano impensierito con la rapidità, stasera il balcanico gli concede giusto un tempo di rodaggio, poi chiude i battenti della retroguardia pisana e spranga ogni entrata. Determinato, cinico e roccioso, un pò come sempre, ma con l'aggiunta della motivazione e della carica esplosiva che solo i play-off possono dare. Nel primo tempo amministra ordinatamente la propria zona e, sulla rete, può farci poco e niente. Ma nel secondo tempo non lascia più chanches agli avversari: non è raro, infatti, vederlo gironzolare per il campo con due-tre avversari attaccati alle spalle, a mo' di traino. Ben più offensivo e propositivo rispetto all'ultima uscita, imprime saldamente il suo sigillo sulla gara.
FLOrmidabile.
Franco: 7. Si è dissipata tutta la nebbia che lo aveva avvolto nella prima gara, quando la retroguardia cascinese lo aveva ben imbrigliato e lo aveva costretto a manovre troppo dispendioso per rendersi pericoloso. Stasera, invece, è parecchio nocivo alla salute dei gialloblu e Salutini se lo sognerà per qualche notte. Armato della solita rapidità e dell'incredibile viscidità con cui filtra nelle maglie difensive del Cascina, è sfortunato ma concreto: legni e miracoli del portiere, per parecchio tempo, lo separano dall'abbraccio col suo migliore amico, il gol. Ma non c'è proprio niente che lo possa separare da questo suo amato compagno: quando tutto sembrava immobile, come negli incubi più strani, e niente poteva essere cambiato, ecco che, con una rapidità d'incursione allucinante, emerge dal caos e schiaffa dentro la morbida traiettoria del pallonetto di Giacomelli. Rapace, volante, imprendibile... Un pò come quella canzone di Grignani.
Falco a metà.
Birindelli: 7. Anima e corpo di un IGP che non vuole perdere, per niente al mondo. Mai domo e mai rinunciatario, guida i suoi quattro compagni d'avventura in quest'odissea di sessanta minuti, senza pause nè riposi. La fascia al braccio gli calza a pennello e non starebbe bene a nessun'altro. Rotto il ghiaccio di un'andata tentennante, un pò balbettante, in questa serata riscopre il vecchio vigore e il vecchio smalto. Fedelissimo alla causa, ma nonostante questo, riesce anche a guardare a muso duro il compagno e rimetterlo sulla giusta strada: quella della vittoria. E' sua la prima, fondamentale rete che copre subito la lacuna dello svantaggio subito da Bartelletti. Assist corto di Franco e diagonale chirurgico che si infila nell'angolo remoto, quello dove ora giaciono tutte le speranze del Cascina.
Capitano, mio capitano.
Giacomelli: 7.5. E' il migliore in campo della serata. Non è uno di quelli che ti sbalordisce con tocchi di fino o con sbalorditive aperture di gioco, no. Non è il suo stile. Lui è sempre presente, pressante, asfissiante e rappresenta una spina nel fianco dolorosissima per le difese avversarie. E stasera, a pagare dazio, c'è quella di Mitidieri. E' il primo a rendersi pericoloso e sarà quello che lo farà con maggior frequenza, rispondendo alla folate cascinesi con indomito coraggio e forte determinazione. Non mancherà, ovviamente, qualche sfortuna: palo, traversa, miracolo del portiere e tocco sottoporta assurdamente impreciso. Ma non saranno gli sbagli a farlo cadere dal piedistallo che si è creato in questa serata di grazia: firma la rete che chiude la contesa, quella del 3-1, e mette lo zampino su quella precedente con un pallonetto magnifico ai danni di Salutini. E' il vichingo, è un lottatore, non si ferma mai.
Conan, il barbaro.
Burchielli: s.v. Non utilizzato dall'allenatore.
Birindelli Alessandro: s.v. Non utilizzato dall'allenatore.
Gabbrielli: s.v. Non utilizzato dall'allenatore.
Burchi: s.v. Non utilizzato dall'allenatore.
Celandroni: s.v. Non utilizzato dall'allenatore.
Landi: s.v. Non utilizzato dall'allenatore.
Pannocchia: 7. Preso tutto? Lavagnetta degli schemi, note, palloni e... Defibrillatore. Nel pre-partita si muove meccanicamente, come posseduto da qualche spirito, è nervoso, teso, sguardo scuro ma fiero. Non si poteva prendere sottogamba e, alla fine, anche sopravvalutare un avversario non è sempre un male. Ma aveva fiducia nei suoi uomini, aveva piena fiducia ed è stato riapagato con la moneta più preziosa: la vittoria e l'accesso alla finale. Ma non metterlo via, quel defribillatore, mister. Ci sono ancora due appuntamenti e non mi pare proprio il caso di affrontarli senza di esso. Chi ben comincia è a metà dell'opera. Ha cominciato bene, ora c'è da firmare un capolavoro.
Limitless.
Marco Voir,
addetto stampa IGP Club Calcetto Pisa