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Riassunto finale: Matarazzo C5 Livorno (stagione 2009/10)

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2010 00:31
03/05/2010 00:30
 
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Un resoconto scritto tra statistiche, emozioni e gioia per questa straordinaria annata gialloblu!
Nome squadra: A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
Posizione in classifica:
Punti totalizzati: 67
Vittorie: 21
Pareggi: 4
Sconfitte: 5
Gol segnati: 166
Gol subiti: 120
Differenza reti: +46
Capocannoniere di squadra: Bonaretti Luca (38)
Vittoria più larga: Matarazzo C5 Livorno - Futsal Cecina 9-1 (19/3/2010)
Sconfitta più larga: Matarazzo C5 Livorno - Freccia Azzurra 5-9 (2/10/2009)

Breve film della stagione

Siamo all'alba della torrida estate 2009, quando, il presidente Paolo Matarazzo e il vice/portiere Emiliano Dello Iacono, prendono la decisione di risorgere dalle ceneri. La "vecchia" Hellas è andata perduta, i giocatori si ritrovano senza una bandiera, senza una maglia, senza un futuro. I due dirigenti della società, allora, aprono i cancelli e accolgono tutta la truppa, sempre guidata dal fiero condottiero Dario Alati.
La preparazione atletica, sotto il solleone d'Agosto, procede secondo i dettami del mister; il clima societario inizia a sentire la febbre del campionato. I giocatori danno un ultimatum: quest'anno puntiamo in alto o sarà dura continuare. I ranghi alti della società accolgono la richiesta e pretendono serietà, impegno e massima concentrazione. Il tutto, ovviamente, accompagnato da un clima di sintonia, amicizia e professionalità.
La stagione non inizia nel migliore dei modi: tre sconfitte consecutive, 0 punti totalizzati, la compagine ancorata sul fondo della classifica e l'obiettivo iniziale che diventa sempre più difficile. Poi una reazione d'orgoglio (la vittoria con l'Omega.it), un pareggio (a Rosignano) e di nuovo l'onta della sconfitta (in casa con il Timec C5).
Stop. Mister Alati dice: "Stop!". E' il momento dei leoni, dell'orgoglio, del cuore. I gialloblu tirano fuori dal cilindro una serie spettacolare di 12 risultati utili consecutivi (11 vittorie e un pareggio, con la capolista Fucecchio), tirandosi fuori dalla melma ed agganciando i primi posti. Poi l'incredibile scivolone di San Miniato Basso, con il fanalino Omega.it. Ma, ancora, altri 11 risultati consecutivi con 9 vittorie e 2 pareggi. A Fucecchio, in una mite sera d'Aprile, il Matarazzo vince e trova la C2.
Per questa società, nata sulle ceneri di una sfortunata avventura, è un obiettivo storico, incredibile, raccolto con la sola grinta, il solo carattere e il solo orgoglio.
Grazie ragazzi, ve la siete meritata tutta. Ed ora...

I PAGELLONI!

(POR) Emiliano Dello Iacono: 6,86 (in 30 partite).
Vice-presidente, uomo d'esperienza, portiere e vessilo di questa società. Il miglior portiere della serie D (2008/09) non può che bissare e giocare un altro anno a livelli altissimi, da leader. 36 anni e non sentirli! Straordinaria cavalcata del portierone labronico, l'unico che tiene a galla la formazione quando è lenta ad ingranare e, nel finale di torneo, protagonista del match-chiave di Fucecchio. Il "Puma" è sempre il "Puma". Non un passo indietro.

(CEN) Iacopo Dinucci: 6,58 (in 23 partite). Giunge a campionato in corso, irrompendo durante il pareggio stregato di Rosignano. Non proferisce parola, accetta gli ordini di mister Alati e si consacra alla perfezione nel gruppo. E' stato, sicuramente, uno degli acquisti che ha fatto fare il classico "salto di qualità" alla formazione, dando una solidità unica al reparto difensivo e, soprattutto, ringiovanendo una rosa di uomini, sì, d'esperienza, ma dal fiato corto. Segna 10 reti. Tramontana.

(LAT) Giacomo Frediani: 5,97 (in 16 partite). Il suo arrivo è stata una scommessa. Il mister e i ragazzi hanno creduto in lui e, lui, ha provato a rispondere. Risica una sufficienza, ci mette tutto l'impegno del mondo e, a qualche giornata dal termine, lascia il battelo gialloblu per impegni lavorativi. Non è stato lo Zidane della situazione, non ha risolto la stagione, ma il suo impegno e la sua dedizione alla causa sono da ammirare e da prendere come esempio. Segna 2 reti. Brutto anatroccolo.

(CEN) Federico Di Rosa: 6,50 (in 22 partite). Massiccio come un Caterpillar e furioso come un Eurostar. Un'accozzaglia meccanica che, in molte occasioni, ha deragliato l'avversario. Un senso della posizione unico, un cuore grande così e una costanza lodevole. Ha giocato per tutti, per i compagni, per i tifosi, per il mister e, raramente, anche per sè. Su e giù da Firenze, dove il lavoro lo blocca, è riuscito ad essere quasi sempre presente alle battaglie labroniche. Segna 10 reti. Orient Express.

(LAT) Emanuele Scaringi: 6,64 (in 16 partite). E' arrivato l'anno buono anche per la recluta Scaringi. Rientra da un infortunio grave al malleolo, giungendo a campionato inoltrato. Il periodo di stop forzato, probabilmente, gli fa perdere qualche colpo, ma dove non arriva con la tecnica, giunge con la corsa e con la tenacia. Instancabile corridore, orgoglioso portatore di maglia gialloblu e famelico predatore di metà campo, ha saputo districarsi nei nuovi progarmmi di mister Alati e mettersi a sua disposizione. Segna 3 reti. Soldato Ryan.

(UNI) Emiliano Sangiorgio: 6,31 (in 28 partite).
Potrebbe essere stato, clamorosamente, l'ultimo anno dello "Scavicchio" livornese. In effetti, c'è da dirlo: non è stato l'anno migliore del 36enne dai piedi buoni. Il maghetto gialloblu, infatti, dopo una partenza thriller, sembrava essersi rimesso in carreggiata a suon di gol, assists e chilometri macinati. Ma nel finale, invece, un altro calo di tensione ha causato questa affrettata e, speriamo, invera decisione. Uno dei paladini storici che, nonostante l'annata "quasi-no", ha dato un contributo enorme alla causa. Segna 24 reti. E non ci lasceremo mai...

(PIV) Alessio Vajani: 6,69 (in 26 partite). Durante l'inizio sofferente, devastante di torneo, purtroppo, era bloccato dalle stampelle ed è stato costretto in tribuna, osservando cupo l'andamento delle cose. Appena il medico da il via libera, l'uragano Vaja si scatena. Il suo rientro, non a caso, coincide con l'inizio della scalata gialloblu alla vetta. Passa anche lui momenti bigi, come la sera col Timec, ma la sua tecnica, la sua vivacità e le sue reti vanno oltre ogni contrasto. Autocritico e narcisista in egual misura, trova il suo equilibrio e travolge ogni avversario. Segna 33 reti. Katrina.

(UNI) Matteo Voir: 6,66 (in 19 partite). E' lui la parte cattiva del Matarazzo. Il birichino 28enne che tra squalifiche, infortuni e contrasti, salta quasi mezza stagione. La sua assenza, però, si fa sentire e quando c'è da sempre l'idea di sapersi muovere alla perfezione nei meccanismi. Se il Matarazzo di quest'anno aveva quella punta di cattiveria agonistica in più, quel tocco di malignità in più e quel leggero velo di astuzia in più... Bè, è merito suo. Astuto, goliardico e un pò bastardello, si ritrova ai portoni della C2 con i suoi compagni. Segna 7 reti. Mr. Hyde.

(PIV) Luca Bonaretti: 6,58 (in 29 partite). Gli è bastato un anno di rodaggio per diventare quello che è adesso: un bomber spietato. Sempre carico delle cartucce migliori, preciso e assetato di sangue come un bracconiere, il pistolero Lucky Luke lascia da parte il sorriso da bravo ragazzo e, quest'anno, miete vittime su vittime. Una su tutti: il Fucecchio. Nella magica nottata della promozione, infatti, rifila un poker di platino ai bianconeri e strattona la sua squadra alla C2. E' lui il capocannoniere del Matarazzo, è lui il bandito più feroce del west. Billy The Kid.

(UNI) Andrea Audiberti: 6,86 (in 28 partite). Come ogni nave che si rispetti, anche quella gialloblu ha il suo capitano: Andrea Audiberti. Sguardo fiero, mai un capello fuori posto, non dice mai la parola di troppo e suda per dieci uomini, ogni santo venerdì. Dopo tre anni di bocconi amari, decide che basta così: inanella presenze di prestigio sempre maggiore, trascinando i suoi uomini alla conquista della C2, senza muovere un passo indietro. Non si spaventa mai, non ha paura di nessuno e, da capitano vero, guarda tutti gli avversari come se fossero sempre alla pari. Segna 17 reti. BraveHeart.

(LAT) Claudio Guidi: 6,55 (in 22 partite). E' la prima new-entry di questo Matarazzo. Arriva nell'afosa estate 2009, armato di tutte le buone intenzioni. L'inizio, però, è stentoreo: proviene dal calcio a 11, tutt'altri spazi, tutt'altri meccanismi. Ad un tratto, però, decide che dev'essere il suo momento. Il piccolo (di statura, ma grande di cuore) ometto di Shangay (il quartiere, non la città) tira fuori la rabbia, la rapidità, la furbizia e accende il turbo. In un lasso di tempo incredibilmente breve, apprende tutto ciò che non era riuscito ad imparare, divenendo protagonista di questa fiaba. Segna 18 reti. Pollicino.

(MISTER) Dario Alati: 8. La società aveva deciso, i ragazzi c'erano, i tifosi erano in attesa. Ma questi tre presupposti, senza qualcuno che sapesse orchestrarli, non potevano fare tanta strada. Dopo la prima esperienza dell'anno scorso, il Matarazzo decide di puntare su di lui. E non ci fu scommessa più vincente: con un polso fermo, senza mai però ferire i suoi ragazzi, ha imbrigliato il puledro capriccioso e l'ha trasformato in un Varenne da leadership della competizione. Ha sempre avuto fiducia nei suoi e i ragazzi in lui. Il connubio è stato perfetto, speriamo che continui. Tarallucci e vino.


RINGRAZIAMENTI

Ringrazio, in primis, chiunque abbia resistito e sia riuscito a leggere tutto. Non avrà reso la mia fatica vana!
Passando agli altri, ovviamente, ringrazio (a nome mio e di tutta la società) tutte le altre squadre del campionato che, assieme a noi, hanno dato vita ad uno dei più bei tornei di serie D degli ultimi anni.
Rigoroso ed enorme, ovviamente, il ringraziamento a tutti i ragazzi dell'A.S.D. Matarazzo che mi hanno fatto sempre sentire uno di loro, nonostante l'età e il mio ruolo nella società.
Infine (ultimo, ma non ultimo!)il ringraziamento allo staff di questo meraviglioso spazio adibito al futsal toscano. Il vostro lavoro è veramente unico, fondamentale e di primaria importanza per lo sviluppo di questo sport. Grazie.

P.S.: Scusate se vi ho annoiato!

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D Matarazzo C5 Livorno
[Modificato da HellaSmatto 03/05/2010 00:31]
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